Caro direttore,
le segnalo due clamorosi casi di "self-promotion" nella puntata di Tiki Taka in onda il 25 settembre su Italia 1, la rete Mediaset diretta da Luca Tiraboschi.
Col pretesto di sentire "gli umori della piazza" Walter De Maggio, collaboratore Mediaset ma soprattutto anfitrione di Radio Kiss Kiss Napoli ha sentito alcuni giornalisti di una radio campana. E indovinate un po' dove è andato? Bravi! Proprio a Kiss Kiss Napoli, dove, con logo in bella vista, ha intervistato i suoi colleghi di redazione e mandato in onda anche spezzoni della sua trasmissione. Insomma: casa e bottega.
Per non essere da meno, il presentatore Pierluigi Pardo, che da quest'anno è la voce ufficiale della versione italiana di Fifa 2015, il videogame sul calcio più famoso al mondo, ha mandato in onda un'intervista esclusiva al bomber del Napoli Higuain.
E indovinate dove lo ha intervistato? Bravi! Proprio alla presentazione ufficiale del videogame. Lanciando il servizio quasi gli scappava da ridere e per non essere tacciato di essere un markettaro non ne ha citato il nome, limitandosi a dire "un famoso videogame", peccato che poi nel servizio fosse ben inquadrato il logo e il nome del prodotto da reclamizzare.
Una volta su un famoso settimanale c'era una rubrica chiamata "affettuosità giornalistiche". Queste come le chiamiamo? "Autoaffettuosità"?

Fabrizio Bianco

Post scriptum. A proposito, ma tutti quelli che prestano la voce ai videogame vengono pagati? Quindi sono a tutti gli effetti testimonial, giusto? Ma ai giornalisti non sarebbe vietato fare pubblicità?