La spia ‘uccisa’ da Repubblica

Ciao direttore,
su Repubblica del 2 aprile la corrispondente da Berlino Tonia Mastrobuoni scrive della misteriosa arma sonica usata presumibilmente, secondo le rivelazioni di un giornale tedesco, dai servizi segreti militari russi per provocare misteriosi malesseri a diplomatici, spie e militari ‘nemici’ e afferma che si tratterebbe di “una sofisticata arma a microonde sviluppata a Mosca e impiegata dalle spie della famigerata unità 29155, un commando di assassini del Gru (l’intelligence militare russa) diffusi in tutto il mondo. È l’unità di sicari che ammazzò sei anni fa l’ex agente russo Sergej Skripal a Londra”.
Da appassionato di spy story sono saltato sulla sedia. Skripal, infatti, non è morto, ma è vivo e lotta insieme a noi. Nel 2018 fu in grave pericolo di vita, insieme alla figlia, a causa di un avvelenamento da gas nervino perpetrato a Salisbury, in Gran Bretagna, ma entrambi sono sopravvissuti.
Maurizio Coppola
 
Tonia Mastrobuoni
Sergej Skripal