È ormai passato un anno e poco più dal 7 ottobre 2023, giorno tristemente famoso per il massacro commesso da Hamas in terra d'Israele. Nel corso di questi tredici mesi l'opinione pubblica si è progressivamente schierata su questa vicenda che affonda le radici nella Storia, quella con la S maiuscola. Uno degli effetti collaterali più singolari, un cortocircuito se vogliamo, è la strana presa di posizione della politica italiana.
Tralasciando l'opinione pubblica, mutevole e difficile da analizzare, è sorprendente notare un generalizzato appoggio ideologico della Destra verso Israele e il governo guidato da Netanyahu e una critica molto aspra invece della Sinistra, che osteggia apertamente l'operato israeliano.
Ed è da qui che bisogna partire per apprezzare al meglio il siparietto avvenuto il 15 novembre in diretta a ‘L'aria che tira’, programma condotto da David Parenzo su La7. Il conduttore padovano residente a Roma da tanti anni stava mostrando le immagini del ‘No Meloni day’, manifestazione studentesca che in quegli istanti marciava per le strade di Bologna.
Parenzo, di origine ebraica e notoriamente di sinistra, tenta di stemperare la tensione accarezzando gli studenti bolognesi: “Il messaggio può piacere o meno (‘No Meloni day’), ma bisogna notare che i toni non sono aggressivi né offensivi”.
La sorte, il caso o qualche entità divina avversa a Parenzo decide di far partire l'audio in diretta della manifestazione, che interrompe il conduttore per far echeggiare in studio un coro: "E il sionismo è una me**a". Immediata la reazione del David di Padova, che è evidentemente imbarazzato per aver incensato una piazza che invece si espone apertamente in ostilità con tutto ciò che il conduttore invece promuove sulla questione israelo palestinese.
Insomma Parenzo che critica la destra e appoggia la sinistra, Parenzo che è costretto a tenersi a distanza dalla destra e la sinistra che invece si allontana. Nulla di nuovo per chi ascolta La Zanzara, il programma radiofonico di Radio 24 condotto da Parenzo e Giuseppe Cruciani. Non un buon periodo per David.
Ma non è finita qui, perché in questo twister di emozioni si inserisce anche Libero. Il quotidiano diretto da Mario Sechi, per sei mesi nel 2023 capo ufficio stampa di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, non perde occasione per riportare questo siparietto e scrive subito un articolo. Ma si sa, la fretta è cattiva consigliera, e infatti nel pezzo a firma anonima (meno male) si legge che è lo stesso Parenzo ad urlare in studio "il sionismo è una me**a", gelando gli ospiti.
Già di per sé la dinamica non avrebbe senso, ma dopo poche righe si contraddice aggiungendo che l'audio proveniva dalla piazza. Insomma, tanta confusione nella redazione online di Libero, che dopo dieci giorni ancora non ha modificato l'articolo. |