Affidati al cdr 10
giorni di sciopero

L’assemblea dei giornalisti de Il Gazzettino, riunita a Mestre in data
odierna, ha approvato all’unanimità (73 voti favorevoli) il seguente
documento.

L’assemblea dei giornalisti de Il Gazzettino

ritiene
che i pesanti interventi preannunciati da parte dell’Azienda editrice sia
sulla struttura del giornale che sul piano occupazionale siano affrettati e
non sufficientemente motivati alla luce del bilancio 2008, di cui peraltro
non c’è ancora disponibilità, e di proiezioni tutte da verificare sull’anno
2009 e che comunque un intervento di tale portata non può prescindere da un contestuale piano di rilancio;
rileva
che dopo lunghi anni di battaglie legali per il controllo de Il Gazzettino
ed il conseguente devastante disimpegno sul fronte editoriale si imponeva, come più volte e in più sedi sottolineato dalla redazione, una totale inversione di rotta e l’immediata messa in campo di progettualità e risorse per garantire la necessaria e indispensabile competitività in edicola alla testata, restituendole quella solidità che oggi avrebbe consentito di affrontare con una serenità ed una tempistica più meditate la crisi economica;
sottolinea
che in assenza del suddetto progetto editoriale, peraltro più volte
sollecitato, si vorrebbe avviare una trasformazione dell’identità più
profonda de Il Gazzettino, fino a toccare la sua stessa ragione di essere,
da storica testata del Nordest a un “ibrido” del Veneto orientale, almeno
per quel che è dato ad oggi capire;
denuncia

che tale eventuale arretramento strutturale de Il Gazzettino pone incognite sul futuro tali da mettere a rischio la stessa sopravvivenza della testata come riferimento indispensabile per le genti veneto-friulane;

chiede
a fronte dell’evidente e perdurante disaffezione dei lettori, una radicale
riflessione a tutto campo sull’impostazione generale e sul posizionamento della testata, a partire dai contenuti e dall’organizzazione del lavoro, oggi assolutamente inadeguata per le esigenze di una testata moderna e di un territorio complesso;
rivendica
il merito di una disponibilità concessa dalla redazione fin dal luglio 2006 a Direzione giornalistica e Azienda, ripagata peraltro con continui
interventi unilaterali tali da esasperare la redazione e da imporre anche in queste ore il ricorso alla magistratura, dopo aver constatato
l’indisponibilità a trovare soluzioni nel naturale ambito del confronto
sindacale, come sarebbe nel comune interesse;
riafferma
che il confronto con l’Azienda, al quale la redazione non vuole certo
sottrarsi, debba procedere alla luce delle considerazioni sopra esposte;
affida

al Comitato di Redazione un primo pacchetto di 10 giorni di sciopero, che andrà eventualmente utilizzato contestualmente ad un’ampia e capillare azione di informazione e denuncia pubblica sulle azioni che l’Editore intende perseguire unilateralmente.

Venezia, 16 febbraio 2009