Caro direttore caro,
complimenti per le tue frequentazioni. Su Repubblica del 29 settembre leggiamo negli “Appuntamenti”: «Inaugurato ieri lo shop in shop Montblanc presso il Sarnacchiaro Store di via Bernini, alla presenza di Rosa Russo Iervolino, Dino Di Palma, Antonio Bassolino, Oscar Fiorolli, Nicola Oddati, Guglielmo Allodi, Nello Cozzolino, Mario Coppeto, Raffaele Tecce, intervenuti all’esposizione delle tre penne stilografiche Montblanc da “Guinness dei primati”: valore complessivo circa 380mila euro».
A parte la tua intrusione (oscurata la presenza di Andrea Cozzolino, assessore alle Attività produttive ), veniamo a sapere che il Sarnacchiaro Store è di Vincenzo Perrotta, proprietario anche della tabaccheria a due cicche dal negozio. Mentre la città ha sancito un’alleanza con l’abisso (vedi L’espresso del 14 settembre), la sindaca e il resto di niente provano stilografiche. Per la città perduta meglio un summit dal tabaccaio. Firmato, tra un rustico e una tartina, un pacchetto d’iniziative per il rilancio di Napoli. Le penne c’erano. E il fumo non mancava. Byte byte

Fausto Molosso