Tromba d’acquaaffonda megayacht

Ciao direttore,
il 20 agosto su Repubblica in tre firmano un articolo sulla tragedia avvenuta a largo di Palermo con diversi morti, ma evidentemente sei occhi non sono bastati per evitare involontarie inserzioni di umorismo che hanno funestato una cronaca già di per sé drammatica.
Parliamo del repentino affondamento del “Bayesan”, un superyacht a vela di 56 metri colpito da una tromba d’aria nei pressi di Palermo. Una tragedia che ha provocato diversi morti, compreso il proprietario del natante, il magnate britannico Mike Lynch.
Ebbene, come dicevamo, a causare il sinistro marittimo è stata una “tromba d’aria”, cioè un piccolo tornado estremamente localizzato. È fatto d’aria, come dice il nome; non di Coca Cola, o di aranciata, o di vino, o di qualche altro alcolico. Tuttavia, Repubblica deve aver pensato che una tromba fatta di sola aria sia troppo poco. Sull’edizione nazionale ci si mettono in tre a trasformare la sostanza del tornado: Tullio Filippone, Francesco Patané e Giusi Spica decidono che la tromba, che rimane “d’aria” nel titolo, nell’articolo debba diventare “d’acqua”.
Lo si afferma già nell’incipit e lo si ribadisce poi altre due volte nel testo: ad affondare il “Bayesan” è stata una “tromba d’acqua”, non una “tromba d’aria”, come hanno scritto e detto tutti gli altri mass media d’Italia. Neanche una volta, nella cronaca, c’è scritto “tromba d’aria”, segno che i cronisti di Repubblica sono convinti di quello che hanno scritto.Vuoi vedere che sono gli altri a non aver capito niente?

Maurizio Coppola
 
Mike Lynch
Tullio Filippone
Giusi Spica