Garzilli verso
la prescrizione

CAMMINA SPEDITO verso la prescrizione il processo per la bancarotta della Diffusione napoletana, la società che fino al luglio 2001 distribuiva il Mattino e che è fallita nel marzo 2002. La sentenza di primo grado è stata emessa dalla sesta sezione penale collegio B del tribunale di Napoli il 3 giugno 2011, mentre il deposito è del 21 luglio. Il presidente estensore Sergio Aliperti e i giudici a latere Serena Corleto e Ornella Baiocco hanno condannato a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta patrimoniale il direttore amministrativo del Mattino Massimo Garzilli, difeso

dagli avvocati Massimo Krogh e Marinella De Nigris Siniscalchi.
Garzilli e il Mattino sono già usciti indenni dal versante civile come chiarisce l’avvocato Paolo Piazza, che assiste in giudizio la curatela fallimentare affidata a Giuseppe Savona.


Massimo Krogh, Paolo Piazza e Paolo Cirino Pomicino

“Il tentativo di fare luce sul versante civile – spiega Piazza - non è riuscito anche se lo stesso giudice estensore della sentenza civile Ugo Candia ha evidenziato come l’operazione posta in essere dal Mattino presentasse parecchi elementi di opacità. Sul versante penale l’avere la curatela agito per ottenere la nullità del contratto di espromissione ha precluso la possibilità di chiedere i danni a Garzilli, stante il divieto della duplicazione delle domande”.
Resta in piedi soltanto il giudizio penale, ma con il 2013 arriva la prescrizione e toccherebbe all’accusa, affidata alla procura della Repubblica, sollecitare un’accelerazione. Invece a undici mesi dalla sentenza gli uffici della Corte d’appello, guidata da Antonio Buonajuto, non hanno ancora fissato la data di avvio del giudizio di secondo grado.
Chiudiamo con una domanda: quando il reato verrà prescritto Garzilli sceglierà la strada già battuta da personaggi come Berlusconi e Pomicino o deciderà di difendere il suo onore rinunciando alla prescrizione?