Carissimo Iustitia,
ti segnalo la domanda dell’intervista al cardinale Crescenzio Sepe (testo raccolto da Enrica Procaccini) pubblicata il 21 dicembre dal quotidiano Il Denaro, edito e diretto da Alfonso Ruffo, e consultabile sul loro sito internet (www.denaro.it).
Domanda. Sulla teoria dello sviluppo economico esistono
due scuole di pensiero: una sostiene che non ci potrà
mai essere sviluppo se mancano le condizioni di
legalità, l'altra che senza legalità diffusa non ci
potrà mai essere sviluppo. Lei a quale scuola appartiene?
Ecco, ora senza andare a scomodare l'economia dello
sviluppo, più semplicemente, non sembra anche a te che
le due alternative indicate nella domanda siano in
realtà la stessa cosa?
E pensare che il cardinale si è preso anche la briga di rispondere, esordendo con "Non sono uno specialista, vado a naso."
Be’, mi pare che non ci capisse granché neanche
l'intervistatore. Francamente anziché fare domande
che sembrano prese da un film di Totò, molto più
onesto Marzullo che almeno dice: si faccia una domanda
e si dia una risposta. Non trovi? Cordiali saluti
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