Il primo novembre la Chiesa festeggia la ricorrenza di Ognissanti. In questo giorno di letizia non ci sono differenze o gerarchie di alcun genere (martire, papa, vergine, beato): tutti uguali, come nella Livella di Totò.
Il primo novembre tutti si scambiano gli auguri di buon onomastico, e tutti ringraziano calorosamente.
Al Chiatamone lato mare, nella sede del Mattino, è invece entrato in vigore il calendario di rito cusenziano, una variazione introdotta dal beato Virman che prevede per il 25 giugno il festeggiamento di tutti gli onomastici.
Un nome vale l’altro, senza distinguo alcuno. E così in un servizio a pagina nove sull’inchiesta della P4 da Perugia, che arriva per il tramite di un affidabile messaggero romano, leggiamo Anche Perugia apre un fascicolo, Toro nel mirino.
Si parla del parlamentare del Popolo della libertà Alfonso Papa che qui diventa Achille, e dell’ex procuratore aggiunto della capitale Achille Toro, che qui diventa Camillo (che in realtà è il figlio del magistrato). Un gioco di specchi e di riflessi, direbbe il nostro Oliviero Bertini.
Ma il 25 giugno è festa, Achille è uguale a Alfonso e a Camillo, e quindi in alto i calici. Anche perché il calendario cusenziano festeggia nello stesso giorno la festa di Ogniccognomi: a pagina 37 c’è un’intervista firmata dalla collaboratrice Maria Pirro al nuovo assessore allo sport della giunta guidata da Luigi De Magistris sull’emergenza spazzatura a Napoli dal titolo: Tomaselli, l’assessore sentinella / Allarme da non sottovalutare.
L’assessore è un medico, quindi ha titolo per parlare dell’argomento, pur se in tuta da ginnastica. Ma come si chiama? Nel titolo è Tomaselli, nell’articolo Pirro aggiunge una 'm' e una 'i' e scrive Tommasielli. Sbaglia il desk della cronaca e ha ragione Maria Pirro perché l’assessore si chiama Giuseppina Tommasielli.
Buon onomastico e buon cognomastico a tutti.
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