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Mattino, Rep, Cormezz:
i traslochi dei quotidiani |
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L’OTTO LUGLIO ha cambiato sede la redazione napoletana di Repubblica; entro ottobre è previsto il trasferimento dei giornalisti del Mattino da via Chiatamone a torre Francesco al centro direzionale; nel giro di pochi mesi dovrebbe lasciare gli uffici di vico San Nicola alla Dogana il Corriere del Mezzogiorno. Da quando è nata l’edizione campana di Repubblica, nell’aprile del 1990, siamo al terzo indirizzo, con traslochi sempre dettati dal taglio dei costi ma con soluzioni all’interno della zona ‘bene’ della città: battesimo a palazzo Partanna, a piazza dei Martiri, inquilini dell’Unione industriali; dal giugno 2006 alla Riviera di Chiaia e ora l’approdo a via dei Mille. Un indirizzo che viene enfatizzato dal capo della redazione Ottavio Ragone che dedica alla |
notizia addirittura una intera pagina per due motivi: mentre il quotidiano di Calabresi rimane nel cuore della città il giornale leader incontrastato del capoluogo e della regione se ne va a Poggioreale; sia il responsabile della redazione di Repubblica che il suo vice Giovanni Marino non sono napoletani e questo spiega l’entusiasmo per il fatto di lavorare nella via più chic.
Anche per il Mattino i Caltagirone, il |
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Enzo D'Errico |
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padre Francesco Gaetano e la figlia Azzurra, puntano a monetizzare giocando con due immobili di proprietà del gruppo: la storica sede di via Chiatamone che ospita il quotidiano dal primo maggio del 1962 e torre Francesco. In questo caso il vantaggio è duplice. Liberando il palazzo a pochi metri da via Caracciolo se ne potrà decidere con calma la destinazione: per ora c’è l’autorizzazione del comune di Napoli a fare lavori al piano terra e all’ammezzato per una eventuale locazione a un supermercato e intanto gli editori, con un annuncio pubblicato il 20 giugno sul Messaggero e su tutti gli altri quotidiani del gruppo, affidano alla Gabetti la vendita dell’intero immobile.
Anche il Corriere del Mezzogiorno è alla ricerca di una nuova sede in un’area che va da via Cervantes (con delimitazione questura ed ex provincia) fino alla Riviera di Chiaia e una superficie tra i 450 e i 700 metri quadri. L’operazione ha avuto un’improvvisa accelerazione tre mesi fa quando si è diffusa la notizia del trasloco del Mattino. E da allora sono stati già visitati diversi appartamenti, tutti finora giudicati non pienamente soddisfacenti. La selezione è affidata al direttore del Cormezz Enzo D’Errico e al responsabile dei dorsi Corsera Paolo Ratti con la supervisione di Giuseppe Ferrauto, presidente dell’Editoriale del Mezzogiorno e braccio destro di Urbano Cairo.
“Abbiamo un’ambizione: - dichiara a Iustitia D’Errico – non pensare la nuova sede come un trasferimento di scrivanie ma
avere un progetto |
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Ottavio Ragone |
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per aprire spazi in grado di ospitare nuove iniziative, tenendo anche conto che abbiamo necessità di metri quadri perché il nostro organico redazionale e amministrativo è largamente superiore alle unità di cui dispone Repubblica Napoli. E certo sarebbe ancora meglio trovare la sede a un canone inferiore a quello che paghiamo attualmente”.
Il direttore del Cormezz poi chiarisce meglio “l’ambizione”: “oggi vengono |
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utilizzate le stesse tecniche commerciali di venti anni fa quando le copie vendute erano il triplo. E il vecchio schema del lettore che va in edicola a comprare il giornale non funziona più, anche perché tranne nelle zone centrali le edicole si sono rarefatte. Senza contare che per gli under 40 il quotidiano è uno sconosciuto. Quindi il primo passo è moltiplicare i punti vendita dei giornali, il secondo andare noi dai lettori. Prima che i quotidiani scompaiano dobbiamo costruire un prodotto di nicchia e di qualità. Come è successo per il vinile in campo musicale è necessario ripartire con idee nuove alla conquista del lettore”. |