Mattino, contratto
di un anno a Geria

SILVIO BRUNO GERIA è stato assunto al Mattino con un contratto di un anno, a decorrere dal 4 aprile; assegnato al settore Grande Napoli, va a occupare la scrivania di Fabio Jouakim, licenziato in tronco il 19 febbraio.
Il contratto a Geria, natali reggini, sessantaquattro anni da compiere a luglio, professionista dal 1993, era in qualche modo un atto dovuto. Dalla metà degli

anni Novanta è stato utilizzato con incarichi di service o con contratti di collaborazione, non soltanto per il Mattino, ma anche al Nuovo Quotidiano di Puglia, testata del gruppo Caltagirone che aveva allora come amministratore delegato Raffaele Del Noce, capo del personale del Mattino: nelle estati del ’95 e del ’96 confeziona dalla sede cosentina


Piera Carlomagno e Marco Siviero

di Diamante la pagina calabrese del Mattino mare, lavora alle redazioni di Napoli, Avellino e Salerno e, soprattutto nel periodo estivo, viene assunto e spedito per anni a coprire tutte le sedi pugliesi del Quotidiano: Lecce, Brindisi, Taranto e persino Bari, la cui edizione ha avuto vita brevissima.
Tappato il buco della Grande Napoli, resta invece con una unità in meno la redazione di Salerno, guidata da Gianni Molinari. Il 30 settembre scorso non è stato rinnovato il contratto a Piera Carlomagno, precaria storica il cui primo contratto annuale al Mattino risale al '98. La decisione è stata motivata dall’azienda in maniera ufficiosa con la vertenza avviata dal prepensionato Gregorio Di Micco. Se davvero lo stop dovesse dipendere dalla vertenza, la redazione di Salerno rischia di rimanere per anni sotto organico perché il giudizio avviato da Di Micco, assistito dall’avvocato Marco Siviero, prenderà il via soltanto l’otto giugno davanti al giudice del tribunale di Salerno Diego Cavaliero, che si dovrà pronunciare sulla richiesta di ripristino del rapporto di lavoro e sul riconoscimento delle differenze retributive.