Assemblea per verifica
con direttore e azienda

L’assemblea dei giornalisti de Il Mattino, a otto mesi dall’accordo Cdr-Azienda siglato il 30 marzo 2015, ha avviato la prima verifica relativa all’intesa che ha dato inizio al contratto di solidarietà. L’assemblea, nel corso di una discussione molto partecipata, ha evidenziato una serie di fortissime criticità che appesantiscono la fattura del giornale:

1. Organizzazione del lavoro:
- le riunioni di redazione, lunghe e frequenti, fanno sì che la cucina del giornale parta in ritardo. Con il risultato che la redazione inizia di fatto a lavorare le pagine solo a pomeriggio inoltrato;
- malgrado le innumerevoli riunioni, capita spesso che, anche in assenza di novità di rilievo, si disfi ciò che è stato deciso nel corso della giornata creando ulteriori difficoltà all’ufficio centrale e, a cascata, ai settori coinvolti. In questo modo, inoltre, si aggravano i carichi di lavoro e si allungano gli orari di chiusura;
- le frequenti modifiche ai menabò determinano ritardi nella fattura del giornale che, si ricorda, ha in organico un solo grafico (Riccardo Marassi, ndr);
- gli aumenti di foliazione, talvolta non legati solo all’incremento della pubblicità, determinano ulteriori aggravi dei carichi di lavoro oltre a diseconomie tra i settori;
- il richiamo dei giornalisti dalle corte e dalle ferie conferma che spesso il giornale viene organizzato con uno sforzo maggiore rispetto alle reali forze in campo;

2. Gestione dei collaboratori:
- il continuo uso dei collaboratori di fascia alta sottrae spazio alle notizie con il paradosso che si prediligono i commenti e non le notizie stesse, come dimostrano le due pagine interamente dedicate ai commenti;
- l’appesantimento dell’organizzazione del lavoro emerge anche dal massiccio ricorso ai collaboratori non di fascia alta: si invita a valorizzare maggiormente i redattori, compatibilmente con i carichi di lavoro;

3. I contenuti:
- su questo tema occorre aprire una franca e leale discussione con la direzione, peraltro sempre disponibile al confronto: troppo spesso i contenuti sono calati dall’alto; un giornale fatto soprattutto per temi rischia di comprimere lo spazio per le altre notizie; pur riconoscendo alla direzione, in un contesto di crisi, risultati significativi ottenuti sul fronte della conquista di nuove fette di mercato sul cartaceo e sul digitale e sulla difesa e valorizzazione del brand Mattino, l’assemblea sollecita un ulteriore sforzo in questo senso e la maggiore condivisione della fattura del giornale. L’offerta dei contenuti passa anche per l’utilizzo di tecnologie innovative: si sollecita pertanto l’azienda ad accelerare l’entrata in funzione del nuovo Cms (il nuovo sistema editoriale che doveva partire a ottobre, ndr).

L’assemblea dei giornalisti de Il Mattino dà mandato al Cdr di aprire un confronto con la direzione sul piano dell’organizzazione del lavoro e con l’azienda sugli investimenti che, come da accordo del 30 marzo 2015, dovranno essere attuati, anche in funzione del miglioramento degli strumenti di lavoro.
30 novembre 2015 L’assemblea dei giornalisti de Il Mattino