COMUNICATO STAMPA
Si comunica che, nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, per estorsione aggravata dal metodo mafioso, un uomo appartenente ad una nota organizzazione criminale della zona.
L'arresto è avvenuto all'esito di servizi di osservazione svolti da personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di San Giuseppe Vesuviano a riscontro di informazioni acquisite da persone informate sui fatti, vittime delle ripetute pressioni estorsive da parte del prevenuto.
Il soggetto è stato sorpreso all’esterno di un bar subito dopo aver ricevuto dalla vittima la somma di 2000 euro da lui pretesa. Quando gli agenti lo hanno fermato, l’indagato aveva ancora i soldi in tasca.
Il provvedimento eseguito è una misura precautelare e sarà sottoposta al giudizio di convalida del giudice per le indagini preliminari: il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Napoli, 27 settembre 2024
COMUNICATO STAMPA
La Polizia di Stato, nelle scorse ore, ha dato esecuzione a due ordinanze applicative della misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, a carico di un 18enne con precedenti di polizia e un uomo incensurato di 65 anni, entrambi gravemente indiziati per i reati di maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali aggravate, commessi nei confronti delle rispettive ex compagne.
Attraverso le attività d’indagine, svolte dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinate dalla 4^ Sezione - Violenze di genere e fasce deboli della Procura della Repubblica di Napoli, sono state acquisite le fonti di prova che evidenziano la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati nonché il concreto, attuale e persistente pericolo di ricaduta nel reato alla luce della reiterazione delle condotte criminose, frequenti, offensive e moleste, accompagnate da gravi episodi di violenza morale e fisica.
Le indagini, nonostante il medesimo epilogo dell’applicazione della misura cautelare più afflittiva in carcere, hanno avuto un diverso principio. Il primo procedimento penale è stato istaurato a seguito della denuncia presentata da una giovane donna incinta che, al termine della convivenza con l’ex compagno, temendo per la propria incolumità, si è rivolta alla Polizia di Stato. L’altra indagine, invece, è stata avviata a seguito della richiesta dell’intervento delle forze l’ordine da parte di una persona vicina alla vittima nel timore che la violenza esercitata, nell’ultima occasione, potesse essere letale per la donna che per anni è stata sottoposta a continue vessazioni psicologiche ed aggressioni fisiche, subendo condotte reiterate nel tempo che hanno generato un clima di terrore, rendendola incapace di reagire.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione: il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.
Napoli, 27 settembre 2024
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