Una raffica
di sentenze

Per la ‘strage di via Caravaggio’ ci sono state in sede penale cinque sentenze e un’ordinanza, mentre sono tre le decisioni in sede civile. Questo il riepilogo cronologico

I giudizi penali

- In primo grado il 9 maggio 1978 la Corte d'assise di Napoli. presidente Marino Lo Schiavo, condanna all’ergastolo Domenico Zarrelli

- Il 6 marzo 1981 la Corte di assise di appello di Napoli, presidente Pietro Carbone, assolve Zarrelli per insufficienza di prove
 
- La Cassazione si pronuncia sui ricorsi dell’imputato e della Procura generale di Napoli e annulla la sentenza con rinvio alla Corte d’assise di appello di Potenza

- Il 9 gennaio 1984 la Corte di assise di appello di Potenza, presidente Umberto Corradino, assolve Zarrelli per non avere commesso il fatto

- Per iniziativa della parte civile e della Procura generale di Potenza si pronuncia di nuovo la Corte di cassazione che il 18 marzo 1985, presidente Corrado Carnevale, rigetta il ricorso della Procura generale e dichiara inammissibile il ricorso della parte civile che viene anche condannata a pagare le spese legali

- Il 27 ottobre 2015 il gip del Tribunale di Napoli Livia De Gennaro dispone l’archiviazione delle indagini avviate dalla Procura dopo l’arrivo nel 2011 di una lettera anonima


Le sentenze civili

- Il 19 ottobre 2004 la prima sezione civile del Tribunale di Napoli, presiedente Carlo Montella, condanna per frode processuale i ministeri dell’Interno e della Giustizia a risarcire Zarrelli con un milione e mezzo di euro da rivalutare

- Nel 2006 la prima sezione civile della Corte di appello di Napoli, presidente Francesco Del Porto, riduce il risarcimento per danni morali e materiali a 580mila euro

- La Cassazione conferma la decisione della Corte d’appello di Napoli