- In primo grado il 9 maggio 1978 la Corte d'assise di Napoli. presidente Marino Lo Schiavo, condanna all’ergastolo Domenico Zarrelli
- Il 6 marzo 1981 la Corte di assise di appello di Napoli, presidente Pietro Carbone, assolve Zarrelli per insufficienza di prove
- La Cassazione si pronuncia sui ricorsi dell’imputato e della Procura generale di Napoli e annulla la sentenza con rinvio alla Corte d’assise di appello di Potenza
- Il 9 gennaio 1984 la Corte di assise di appello di Potenza, presidente Umberto Corradino, assolve Zarrelli per non avere commesso il fatto
- Per iniziativa della parte civile e della Procura generale di Potenza si pronuncia di nuovo la Corte di cassazione che il 18 marzo 1985, presidente Corrado Carnevale, rigetta il ricorso della Procura generale e dichiara inammissibile il ricorso della parte civile che viene anche condannata a pagare le spese legali
- Il 27 ottobre 2015 il gip del Tribunale di Napoli Livia De Gennaro dispone l’archiviazione delle indagini avviate dalla Procura dopo l’arrivo nel 2011 di una lettera anonima
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