IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO ha chiuso il 2021 con una foliazione a sedici pagine, alternando durante il mese di dicembre venti e anche ventiquattro pagine, e ha aperto il due gennaio a dodici, una foliazione minima che ha mantenuto per tutto il mese con la sola eccezione di domenica 30 a venti con dieci pagine di pubblicità.
“Per i giornali oggi - spiega il direttore del Cormezz Enzo d'Errico – il primo problema è il costo della carta cresciuto del 60 per cento. Un incremento che ha costretto Rcs a ridurre tutti i dorsi regionali a dodici |
sostituire le bobine per i giornali con la produzione di cartoni destinati a sostenere la crescita impetuosa dell’e-commerce, soprattutto di Amazon. Se oggi, ha scritto il Domani, i quotidiani volessero tornare alle tirature di venti anni fa non troverebbero la carta necessaria per stampare.
“Negli ultimi decenni – fa notare d'Errico – quasi tutti gli editori non hanno prodotto idee né promosso investimenti per tutelare il prodotto cartaceo. La corsa tra i quotidiani è diventata a chi perde meno in termini percentuali. E in Campania al Cormezz va meglio rispetto al Mattino e a Repubblica Napoli, se non contiamo i dati dopati dai libri regalati i cui aumenti svaniscono nell’arco di pochi giorni. In questo quadro scuro c’è l’eccezione del Cormezz Bari che si è avvantaggiato dell’eclissi della Gazzetta del Mezzogiorno e in Puglia è stabilmente sopra le vendite di Repubblica”.
Grazie all’aumento delle copie vendute il Cormezz Bari ha aumentato le pagine da otto a dodici e rinforzato l’organico, che oggi conta dieci unità, con due assunzioni: Nicolò Del Vecchio e Carmen Carbonara, che ha vinto una causa di lavoro.
Del Vecchio è stato assegnato alla redazione web che cura le due edizioni. La squadra dell’on line è guidata da Monica Scozzafava e schiera Roberto Russo al desk, Felice Naddeo, Chiara Marasca, Luca Marconi, Piero Rossano e Salvatore Avitabile che con Del Vecchio lavora a Bari. |