Gentile direttore, la invito alla lettura del ‘soffietto’, come lei sa, articolo che tende a lodare, esaltare oppure mettere in una luce favorevole una persona, un fatto, un'iniziativa, pubblicato, nonostante grossolani errori di grammatica (“un’altro” scritto con apostrofo; ‘e’ congiunzione con l’accento) sul Corriere del Mezzogiorno del 26 maggio.
L'anonimo articolista si definisce "figlio letterario di Alexandre Dumas", l'autore del Conte di Montecristo e dei Tre moschettieri, per intenderci, (andava specificato padre, aggiungo io, per distinguerlo da Alexandre Dumas figlio, l'autore de La signora delle Camelie, per intenderci) si nasconde dietro lo pseudonimo di Edmond Dantes, (andava scritto correttamente Dantès, con l'accento grave sulla e) non risparmia lodi sperticate nei confronti dell'ex sindaco di Napoli ed ex presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Ricordo all'anonimo articolista che Edmond Dantès, il protagonista del romanzo di Dumas, è diventato popolare per il piano di vendetta architettato nei confronti dei suoi nemici. E non mi pare che nella sua traballante riflessione ci sia traccia di rivalsa contro il buon Bassolino, né di un piano di Bassolino contro nemici ignoti.

Sergio Formale