Due nuovi arrivi
al Premio Napoli

DOPO DICIOTTO MESI di vuoto, dal 5 aprile il presidente di ‘Campania legge Fondazione Premio Napoli’ è Maurizio De Giovanni, napoletano, sessantacinque anni, prima impiegato di banca, poi autore superprolifico e star delle classifiche dei libri più venduti e degli ascolti delle serie televisive tratte dai suoi romanzi.
Tre le mosse iniziali del nuovo presidente del Premio nato nel 1954 e

quindi uno dei più longevi d’Italia. La prima è stata il taglio dell’acquisto dei libri da regalare ai lettori-giurati: da duemila li ha ridotti a quattrocento. Il secondo passo è stato fare un contratto alla società Admira dei fratelli Francesca e Flavio Scuotto, che già lavora per il De Giovanni scrittore, per curare i social network, rinnovare il sito e realizzare il nuovo logo del Premio. La terza mossa riguarda l’ufficio

Giovanni Chianelli

stampa, prima curato da Silvia Pepe: dal primo maggio è stato assunto con contratto per il 2023, rinnovabile, Giovanni Chianelli.
Napoletano, quarantatré anni, liceo classico al Sannazzaro, laurea nel 2004 in Storia Contemporanea alla Federico II, pubblicista dal 2008, Chianelli scrive i primi articoli per il quotidiano Napolipiù, cura uffici stampa di spettacoli teatrali, per alcuni anni collabora con le pagine di Repubblica Napoli e con l’Espresso, dal 2017 scrive per il Mattino.