Si vota per eleggere il prossimo governatore della Sicilia e il programma domenicale 'Mezz'ora in più' del 29 ottobre è dedicato da Lucia Annunziata alla presentazione dei candidati. C'è Claudio Fava, c'è Giancarlo Cancelleri, c’è Nello Musumeci, c’è Fabrizio Micari. E c'è anche, ma nessuno sembra accorgersene, un signore tranquillo e silenzioso che si chiama Roberto La Rosa, candidato di Siciliani Liberi. Per buona parte del programma La Rosa attende di poter intervenire, ma invano.
Lo fa notare ad Annunziata, 67enne di Salerno, che una simpaticona non è, piuttosto diversamente simpatica, e lo dimostra dicendogli: Di lei potevamo anche fare a meno, tanto è piccolo il suo schieramento politico. Ma siccome siamo democratici l'abbiamo invitata. La Rosa ammette di non essere l'ago della bilancia della politica siciliana ma fa notare che "Io sono piccolo, ma i siciliani sono grandi". E succede come nel film ‘La banda degli onesti’ quando Antonio Bonocore (Totò) chiama Giuseppe Lo Turco (Peppino De Filippo) prima Lo Turzo, poi Turchetti. Annunziata chiama La Rosa con un La Palma chissà quanto involontario.
Bene, si parla di siciliani e Sicilia, è ora di pranzo e ci siamo ricordati che da quelle parti hanno un’espressione formidabile per etichettare la diversamente simpatica: ‘passa pitittu’, cioè una persona che con i suoi modi fa passare l'appetito.
Finisce così l'aperitivo amaro per La Rosa - La Palma.
Annunziata lo congeda con un: È ancora arrabbiato con me?. La Rosa – La Palma sarà pure piccolo ma è un signore perbene e replica pacato: Parecchio, perché avrei voluto parlare". Chiusura della simpaticona: Ma io sono sempre un po' scortese".
Il leader indipendentista dei Siciliani Liberi è rimasto in studio per tutta la trasmissione, poi abbozza e se ne torna a Palermo a fare l'avvocato, maledicendo i Borbone e il Regno delle due Sicilie.

Puccio Gamma