Non sfidate un fumettista

Il celebre fumettista romano Zerocalcare, al secolo Michele Rech, si è reso protagonista di una polemica con Repubblica, guidata da Maurizio Molinari, e Il Secolo d'Italia, direttore editoriale Italo Bocchino. Dopo una dichiarazione sulla situazione politica italiana, ha visto riprese le proprie parole in maniera distorta travisando radicalmente la sua opinione.
Zerocalcare ha venduto più di un milione di copie dei suoi lavori, e ha raggiunto la fama internazionale con la sua serie 'Strappare lungo i bordi' prodotta da Netflix. Inoltre è sempre stato estremamente attivo nell'ambito dell'antifascismo e della libertà di opinione, religiosa e sessuale, tanto che la sua ultima opera, ‘No sleep till Shengal’, pubblicata da Feltrinelli, è prima in classifica e tratta proprio la censura e la mancanza di democrazia in Iran.
Il fumettista ha quindi pensato di affrontare il nodo della manipolazione delle sue dichiarazioni a modo suo, usando il suo stile inconfondibile e il suo arcinoto personaggio, alter ego dell'autore, per esprimere il proprio dissenso verso questa pratica manipolatoria. Zerocalcare utilizza molto, come espediente narrativo, la rottura della quarta parte, ossia utilizza il dialogo diretto tra personaggio e lettore. Così facendo Rech prende la propria dichiarazione e la confronta con i 'riassunti' di Repubblica e Secolo
Nell'originale l'autore dice che nonostante una svolta autoritaria del governo ciò non significa che non avremo elezioni per altri vent'anni, alludendo al Ventennio fascista. Repubblica invece riporta cosi le sue parole: "Spero che in Italia ci siano elezioni almeno entro il prossimo ventennio", mentre secondo il Secolo le tesi di Rech sono “ridicole” e lo apostrofa chiamandolo "democratico" usando ironiche virgolette, per poi citare le sue parole: "Tornare al voto, Italia nel dramma con la destra". 
I fumetti già in passato hanno fatto scuola di politica: Watchmen e V for Vendetta sono alcuni dei casi più noti che hanno fatto tremare i potenti. Professionisti della disinformazione, siete avvisati: non sfidate mai un fumettista (e il suo enorme pubblico). 

Massimo Italiano

 
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