I defunti non sono tutti uguali

Il fatto risale a tre mesi fa ma penso che meriti di essere raccontato. La morte, scriveva Totò, è una ‘livella’ che ci rende tutti uguali. Non è vero, dopo la morte la livella non scatta subito perché ci sono i necrologi: c’è chi non ne ha nessuno, qualcuno almeno uno, altri ancora tanti. E dipendono da molti fattori: status sociale e professionale, rapporti, disponibilità economiche di familiari e conoscenti.
Il 27 luglio muoiono Vanda Barbieri Meletti e Anna Quatrano. Erano le madri di due giornalisti di Repubblica; la prima di Jenner Meletti, la seconda di Anna Laura De Rosa.
Modenese di Carpi, settantaquattro anni, dal 1980 professionista, Meletti ha lavorato all’Unità fino al 1999 per poi passare a Repubblica. Napoletana, quarantuno anni, professionista da undici, Anna Laura De Rosa ha iniziato a collaborare alle pagine napoletane di Repubblica, guidate da Ottavio Ragone, e ha ottenuto l’assunzione in tempi brevi superando precari da anni in attesa.
Il 28 luglio tra i necrologi di Repubblica ce ne sono due per Vanda Barbieri; il primo lo firma il direttore Maurizio Molinari con tutta la redazione, il secondo “gli amici della Cronaca nazionale”.
Per Anna Quatrano i necrologi sono sei: il primo è del presidente Gedi John Elkann e dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino; il secondo è di Molinari e della redazione; il terzo è del direttore generale Corrado Corradi e del responsabile delle Risorse umane Roberto Moro; il quarto è firmato da “le amiche e gli amici di Salute, Green & Blue, Moda e Beauty e Italian Tech”; il quinto è dei “colleghi della Cronaca nazionale”, l’ultimo è della redazione di Repubblica Napoli. Con Ragone che ha voluto dare la notizia nelle pagine locali con un breve colonnino.

Martin Beck

 
Jenner Meletti
Anna Laura De Rosa
John Elkann