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Sangiuliano va
al Tg campano? |
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NELLE SETTIMANE CHE hanno preceduto il voto si è fatto notare firmando due inchieste forti: una pubblicata dall’Espresso ai primi di aprile sugli sprechi dell’Avvocatura dello Stato, l’altra il 25 marzo su Libero, diretto da Vittorio Feltri, sulle clientele della Regione Campania, un’inchiesta |
aggressiva sin dal titolo: ‘Papponi napoletani’.
Gennaro Sangiuliano, napoletano, quarantasei anni a giugno, da tredici professionista, redattore capo vicario della redazione nazionale della Tgr (Testata giornalistica regionale), è uno dei nomi di seconda fascia che le |

Mauro Mazza, Massimo Milone e Gennaro Sangiuliano |
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voci di viale Mazzini danno in movimento dopo le elezioni, che, come sempre, provocheranno contraccolpi e assestamenti in Rai. Due le destinazioni possibili: la guida della redazione di Napoli o un incarico al Tg 2 diretto da Mauro Mazza, nato socialista e da anni vicino ad Alleanza nazionale.
L’interessato nega entrambe le destinazioni. “Sto bene alla Tgr; - dichiara a Iustitia – lavoro molto, con una media di quattrocento servizi all’anno tanto da produrre per alcune sedi regionali più servizi di qualche redattore locale”. E cita la serie di interviste sull’emergenza rifiuti a intellettuali napoletani ‘emigrati’: La Capria, Ermanno Rea, Ghirelli, Luciano De Crescenzo. A gennaio ha anche pubblicato la biografia di Giuseppe Prezzolini, edita da Mursia, e ora vuole raccontare la vita di Benedetto Croce.
Sangiuliano ha alle spalle due esperienze politiche: dal 1983 al 1987 è stato a Soccavo consigliere circoscrizionale del Movimento sociale e nel 2001 candidato alla Camera per Forza Italia nel collegio Chiaia-Vomero-Posillipo, battuto dal candidato del centro sinistra Vincenzo Siniscalchi.
Ora nel centro destra c’è chi vedrebbe bene un cambio a via Marconi per |

Antonio Ghirelli, Raffaele La Capria e Ermanno Rea
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cercare di ridare smalto a un tg spento, riempito da resoconti di convegni e dichiarazioni di politici e prelati. Il responsabile in carica, Massimo Milone appare però abbastanza saldo, forte dell’appoggio del direttore della Tgr, la longeva Angela Buttiglione, sessantatre |
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anni a ottobre, arrivata in Rai nel 1968. In Rai invece Sangiuliano venne assunto il 20 agosto del 2003 con la qualifica di inviato alla redazione nazionale della Tgr, oggi guidata da Carlo Fontana con un organico di nove unità e due redattori spediti con rotazione mensile dalle sedi regionali. Prima era stato direttore del Roma e redattore capo di Libero, promosso vice direttore pochi giorni prima dell’ufficializzazione del passaggio a viale Mazzini.
Nel luglio 2003 la notizia dell’assunzione alla Rai scatenò polemiche violentissime per lo scavalcamento dei precari e il ritorno di una lottizzazione selvaggia, con l’annuncio di tre giorni di sciopero della redazione partenopea della Rai; poi Sangiuliano non venne più spedito alla sede di Napoli con incarichi di responsabilità ma assegnato alla redazione nazionale della Tgr, le polemiche si spensero, il pacchetto di scioperi rimase incompiuto. Da allora l'ex direttore del Roma ha camminato a passi veloci: vice redattore capo nel settembre 2005 e redattore capo nel gennaio 2007.
Giornalista molto attivo in redazione, autore di saggi, Sangiuliano rivendica la |
libertà di collaborare con altre testate. “Quando veniamo assunti in Rai, – spiega – firmiamo
un contratto in esclusiva, ma credo si tratti di una clausola illegittima. E ho trovato conforto nelle opinioni degli ex |

Francesco Casavola, Luciano De Crescenzo e Vincenzo Siniscalchi |
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presidenti della Corte costituzionale Francesco Casavola e Leopoldo Elia. La libertà di manifestare il proprio pensiero è, secondo me, un diritto ‘indisponibile’, garantito dall’articolo 21 della Costituzione, che non può essere compresso o ristretto da norme di livello gerarchico inferiore. La discussione è ovviamente astratta perché per scrivere per L’espresso e Libero ho chiesto e subito ottenuto l’autorizzazione dalla Buttiglione”.
Di avviso diverso deve essere Milone che ha negato l’autorizzazione a chi ha chiesto di collaborare con altri giornali. |
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