Leporace vs Woodcock,
respinta istanza revisione

IL 21 MARZO Massimo Palumbo, presidente della sezione della Corte di appello di Salerno che esamina le richieste di revisione dei processi, insieme ai giudici Diego Cavaliero e Francesco Siano, ha rigettato l’istanza avanzata da Paride Leporace, con l'assistenza dell’avvocato Francesca Sassano.
Il fatto. Leporace, cosentino di Cerisano, anche se si definisce giornalista calabro-lucano, cinquantasei anni da compiere a giugno, professionista da diciotto, è stato per anni direttore del Quotidiano della Basilicata. Per

un articolo pubblicato dal Quotidiano, ritenuto diffamatorio dal magistrato Henry John Woodcock, da Antonio De Lorenzo e da Antonio Smaldore, Leporace viene citato in giudizio.
In primo grado, il 21 marzo 2014, il tribunale di Cosenza assolve il direttore perché “il fatto non sussiste”.
Il 25 gennaio 2016 la Corte d’appello di Catanzaro ribalta la sentenza cosentina e condanna il giornalista a pagare 600

Massimo Palumbo

euro di multa e a versare a Woodcock, difeso dall'avvocato Bruno Larosa 12mila euro di risarcimento e 4mila di spese legali. Leporace non si rassegna e presenta ricorso in Cassazione ma la Suprema corte conferma la decisione dell’Appello e condanna il giornalista anche al pagamento delle spese.
Questione chiusa, quindi? Non per Leporace che il 24 luglio 2017 chiede la revisione del processo alla corte di appello di Salerno. Sostiene infatti di essere “venuto a conoscenza di nuove circostanze di fatto che ne escludono la responsabilità ed impongono la revisione del giudizio”.
Le “nuove circostanze di fatto” sono emerse da un documento del tribunale di Potenza, il cui direttore amministrativo, Lucia Lamonea, nel luglio del 2017 certifica che il Quotidiano della Basilicata dalla sua iscrizione, avvenuta il 17 maggio del 2001, ha avuto soltanto due direttori responsabili: Donatella Guido e, dal 16 febbraio 2007, Alfonso Pecoraro. Dal che, ne deduce la legale del giornalista, Leporace non

Bruno Larosa

avrebbemai rivestito la qualità di direttore responsabile”.
Una tesi contestata dall’avvocato Bruno Larosa: “l’accertamento giurisdizionale ha giudicato che Leporace” fosse il direttore responsabile “fondandosi su tre prove”. La prima. Consultando la gerenza del Quotidiano della Basilicata risulta che Leporace è il direttore responsabile. La seconda. Lo stesso giornalista ha dichiarato in tribunale di

essere il direttore responsabile del giornale. La terza. Questa circostanza è stata confermata dal redattore del Quotidiano Rocco Pezzano quando è stato ascoltato in udienza come testimone.  
Argomentazioni che hanno evidentemente convinto i giudici della Corte d’appello di Salerno a respingere l’istanza di revisione presentata da Leporace. “La richiestascrive il presidente relatore Palumbo nella sentenza depositata il 3 aprile – deve essere rigettata non tanto perché è stata sconfessata la potenziale decisività della circostanza che il Leporace non fosse il direttore, quanto perché è risultata priva di fondamento la circostanza che egli non fosse il direttore, non essendo a tal fine probante la documentazione ricavata dai registri del tribunale”.