Il mistero del quinto

Si va alle elezioni suppletive per eleggere un senatore a Napoli al posto del defunto professor Franco Ortolani. Appuntamento il 23 febbraio, e tutti i quotidiani seguono l'appuntamento con grande spiegamento di forze e di mezzi redazionali e con numerosi servizi giornalieri, ma col passare dei giorni aumenta un inquietante mistero. Il mistero del quinto.
Non il quinto di stipendio, una lodevole iniziativa che ci consente le ferie estive o la settimana a Roccaraso grazie a una trattenuta mensile sullo stipendio o la pensione. Qui il mistero riguarda un quinto umano: cioè, i candidati quanti sono?
Il giorno 21 gennaio la faccenda si ingarbuglia e il rebus si infittisce: il Mattino apre le pagine di Cronaca con Senato, quattro candidati / rinasce il centrosinistra. La firma è di Adolfo Pappalardo e Carlo Porcaro. E all'interno, a pagina 22, il Mattino insiste: Quattro candidati / il Pd fa rinascere / il centrosinistra. Il titolo è simile al primo, e si ribadisce con forza che i moschettieri in campo sono quattro.
Non è da meno il Corriere del Mezzogiorno che con Simona Brandolini ci informa che È corsa a quattro / mentre i renziani riflettono: una conferma (quattro candidati) e uno scoop (i renziani riflettono). Anche Fanpage.it ribadisce la corsa a quattro.
Esce fuori dal coro Repubblica Napoli che affida a Roberto Fuccillo il compito di guastatore per mischiare le carte: Suppletive a Napoli / cinque candidati. E tra i siti 'Napoli today' decide di abbracciare la causa di Repubblica. Insomma c'è Sandro Ruotolo, ok, poi Salvatore Guangi e ci siamo, Giuseppe Aragno e va bene, Luigi Napolitano e i quattro moschettieri del re sono qui, al grido di uno per uno e ognuno contro tutti.
Come fa allora Fuccillo a tirare dal cilindro il quinto candidato? Forse si è informato alla Corte d'Appello di Napoli, dove forse ha qualche entratura, e ha avuto la soffiata. Il quinto si chiama Riccardo Guarino, fa l'avvocato ed è il presidente dell'associazione ‘Rinascimento partenopeo’, osteggiato dai giornali che fanno parte del tramonto partenopeo.

Hans Schnier

 
Franco Ortolani
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Roberto Fuccillo
Riccardo Guarino