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Rinviati a giudizio
Clemente e Falco
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IL 15 NOVEMBRE l’editore Maurizio Clemente e l’ex sindaco di Caserta Luigi Falco compariranno davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Gabriella Casella, giudici a latere Francesco Cananzi e Carlo Modestino); le accuse sono per Clemente estorsione e tentata estorsione, per Falco tentata estorsione. Lo ha deciso il 29 giugno il gip Ciro Iacomino, confermando la |
fondatezza delle indagini avviate nel 2002 dai pubblici ministeri Alessandro D’Alessio e Giovanni Conzo, ora alla Direzione distrettuale antimafia della procura di Napoli, impegnata in una maxi inchiesta su più fronti; il filone che a novembre arriva a giudizio è lo stralcio sulle estorsioni a mezzo stampa.
Nel giugno del 2003 i pm chiesero
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Maurizio Clemente e Pasquale Piccirillo |
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l’arresto di Maurizio Clemente, “editore di fatto” dei quotidiani Corriere di Caserta guidato da Gianluigi Guarino e Cronache di Napoli con responsabile Domenico Palmiero e direttore editoriale Giovanni Lucianelli, richiesta accolta dal gip Raffaele Piccirillo con un’ordinanza di settantotto pagine depositata il 10 dicembre 2003. In galera Clemente è rimasto alcuni mesi, poi dopo varie misure restrittive è tornato libero.
Sei le vittime delle richieste estorsive: Pasquale Piccirillo, “proprietario della emittente televisiva Tele Luna nonché titolare della società Sdp ‘Studio dentistico Piccirillo”; Ermes Tornatore, poi deceduto, “amministratore delegato della casa di cura Clinica Sant’Anna di Caserta”;
Salvatore Capacchione, “titolare dell’impresa di costruzioni Praedia”; Lorenzo Diana, senatore ds; Enzo Iodice, sindaco di Santa Maria Capua Vetere; Vincenzo Ceruzzi, responsabile del centro di riabilitazione per malati mentali Andromeda di Nocelleto di Carinola”. Soltanto in quest’ultimo caso l’estorsione è riuscita: “”Il Clemente – scrive il gip nell’ordinanza – costringeva
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Gianluigi Guarino e Enzo Iodice
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il Ceruzzi a sottoscrivere dei contratti pubblicitari pari a lire sette milioni mensili a favore di società riconducibili allo stesso Clemente e da lui indicate, minacciandolo in più occasioni di far effettuare dal Corriere di Caserta una campagna denigratoria e diffamatoria ai suoi danni, nonché ponendo in essere effettivamente tale campagna |
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attraverso la pubblicazione reiterata di articoli sul Corriere di Caserta gravemente diffamatori e lesivi della reputazione del Ceruzzi”.
Contro Clemente e Falco hanno già annunciato che si costituiranno parte civile Capacchione, Ceruzzi e Piccirillo; altri dovrebbero aggiungersi all'udienza del 15 novembre.
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