Rai citata per danni
da Marialaura Massa

SI TERRÀ IL 29 giugno davanti al giudice Clara Ruggiero della sezione lavoro del tribunale di Napoli la prima udienza del giudizio promosso dalla giornalista Marialaura Massa contro la Rai, di cui Marcello Foa è presidente e legale rappresentante. La giornalista, assistita dagli avvocati Giuseppe Marziale e Patrizia Totaro, chiede di essere risarcita per la rilevante dequalificazione professionale subìta e per i danni relativi ai ripetuti scavalcamenti professionali. 
Napoletana, cinquantacinque anni a giugno, maturità classica al liceo Umberto, laurea in Scienze politiche nel ’90 con studi iniziati a Parigi, alla Sorbona, e dopo due anni proseguiti a Napoli all’Orientale con tesi discussa con Biagio De Giovanni, Marialaura Massa muove i primi

passi nel giornalismo collaborando nel ’90 con Renato Caprile alla appena nata edizione napoletana di Repubblica per poi spostarsi al Mattino dove rimane alcuni anni. Nel ’91

Renato Caprile, Giuseppe Marziale e Pietro Vecchione

comincia a lavorare anche in una tv privata, Antenna Vesuvio, guidata da Franco Aulisio; viene notata da alcuni dei graduati della redazione Rai di via Marconi che le suggeriscono di cercarsi un protettore politico. Rimane ad Antenna Vesuvio fino al ’95 quando la situazione si sblocca improvvisamente grazie a un incontro casuale con Pietro Vecchione, buon amico ed estimatore dello zio della giornalista, Mario Massa. Negli anni Settanta Vecchione è segretario del Psi campano, poi nei decenni trascorsi in Rai  cresce molto velocemente: inviato, redattore capo, segretario dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, e ancora vice direttore della Tgr, direttore del Dipartimento scuola educazione, di Rai International, della Radiofonia, del Multicanale Rf-Tv, e, nell’estate del ’96, capo della segreteria del presidente della Rai Enzo Siciliano.
A fine ’95 per Marialaura Massa comincia la serie dei contratti a termine che andranno avanti per dieci anni e si concluderanno nell’autunno del 2005 con l’assunzione a tempo indeterminato. Nel 2008 arriva anche la promozione a capo servizio.