Il dialetto di Benitez

Il 23 ottobre il Napoli va in Svizzera a giocare per l’Europa League contro lo Young Boys. È una gara di coppa, non è una passeggiata di salute, ma il nome della squadra avversaria più che a una trasferta insidiosa riporta alla memoria le partite che giocavamo sul cemento del campetto dei Salesiani al Vomero contro il Real Mancini o la Virtus Petraio. Partite tiratissime, e certo, però alla fin fine ce la giocavamo contro Gigino, Enzuccio e l’oriundo Pasqualino che veniva apposta da Materdei.
Più o meno ci si aspettava una partita simile contro i giocatori di Berna. Ma così non è stato e i giocatori di Rafaél Benitez (che aveva sottolineato alla vigilia l’esigenza di maggiore cazzimma), forse ancora impegnati a stipare in valigia cioccolato, prendono due reti (gol di Hoarau e Bertone) e fanno una figura di emmenthal.
L’indomani i commenti di giornali e tv sono impietosi. Studio Sport di Italia Uno affida una asciutta analisi tecnico-tattica della gara a Fabrizio Ferrero che così commenta il match: “Altro che cazzimma, il Napoli sta facendo scendere la uallera ai suoi tifosi”.
A gennaio si riaprirà il calciomercato, e sappiamo già su quali nomi punterà  Riccardo Bigon, scaltro direttore sportivo azzurro, e immaginiamo la fatica che dovrà fare con Aurelio De Laurentiis per convincerlo a sganciare un po’ di soldi per Cazzimma e Uallera. Quest’ultimo nel ruolo di mediano. A sostegno, ovviamente.

Ruy Vaz
* Da www.melty.fr
 
Rafaél Benitez
Guillaume Hoarau (*)
Riccardo Bigon