Ausiello vice in cronaca,
assunti Liguori e Majorano

BENEVENTO È LA più piccola delle sedi provinciali del Mattino: ha un capo e un vice, mentre ad Avellino lavorano in quattro, a Caserta e Salerno in cinque. Eppure per decidere come riorganizzare la redazione sannita, dopo il prepensionamento di Franco Buononato, il direttore Alessandro Barbano ha impiegato alcune settimane; alla fine la soluzione, operativa dal 4 dicembre, è stata trovata trasferendo due redattori da Caserta: Andrea Ferraro che diventa responsabile e Francesco Esposito vice.
Percorso inverso ha compiuto Claudio Coluzzi che da numero due di

Benevento torna in Terra di lavoro, nella redazione guidata da Lorenzo Calò, con lo stesso incarico e con lo stesso grado, vice capo servizio.
Con Buononato il 27 novembre è andata in cassa integrazione Cinzia Peluso e dopo qualche giorno hanno entrambi

Franco Buononato e Cinzia Peluso

firmato la lettera di dimissioni dal giornale per accedere dal primo dicembre al prepensionamento. Due lasciano il giornale e due arrivano. A metà novembre, è stata assunta a tempo indeterminato Mary Liguori che lavora alla sede di Caserta; il primo dicembre è stato il turno di Bruno Majorano, che dopo vari contratti a termine e un breve periodo di stacco, ha conquistato in via definitiva la sua scrivania allo sport.
I neo assunti hanno scavalcato due precari con maggiore anzianità: Livio Coppola della redazione irpina e Marilù Musto della sede di Caserta. Lo scavalcamento è stato deciso per non ridurre ulteriormente l’organico del giornale. Liguori e Majorano infatti era rimasti senza contratto a differenza di Coppola, la cui assunzione scade a fine gennaio, e Musto che ha un contratto sull’aspettativa della senatrice Rosaria Capacchione e quindi rimarrà in servizio fino allo scioglimento delle Camere. Per entrambi c’è comunque l’impegno a procedere all’assunzione definitiva subito dopo la scadenza dei

Paolo Mainiero e Pietro Treccagnoli

contratti a termine.
Oltre ai movimenti su Benevento e Caserta, con l’ordine di servizio del direttore del 27 novembre viene affidato un incarico a Pietro Treccagnoli: “servizi di approfondimenti e rubriche”. Una dicitura criptica e anomala dalla quale si può soltanto

dedurre che Barbano vuole dare i gradi di vice redattore capo a Treccagnoli, attualmente capo servizio, formalmente collocato in cronaca, in realtà battitore libero a disposizione del direttore.
Intanto da novembre sono operative due promozioni: Gerardo Ausiello diventa capo servizio e numero due in cronaca, incarico che svolge di fatto da fine maggio quando ha preso il posto di Corrado Castiglione per due mesi assente dal giornale per motivi personali; Paolo Mainiero viene promosso vice capo servizio all’Area globale, settore guidato da Pietro Perone.