Vescovo "osa" far slittare Sant'Antonino

Antonino Pane (redattore capo del Mattino dal 2009 in pensione, da sempre ras della Grande Napoli) nel 2018 dovrà festeggiare il suo onomastico nel villone in collina a Casarlano, appena fuori Sorrento, con 24 ore di ritardo per colpa di una decisione "dell’arcivescovo di Sorrento e vescovo di Castellammare", Francesco Alfano.
L'arcivescovo infatti ha "osato" far slittare la festa patronale di Sorrento dal 14 al 15 febbraio a causa della coincidenza con il mercoledì delle ceneri.
Apriti cielo, il pensionato dell’ex Edime ha firmato (pezzo di piede pubblicato dal Mattino il 16 novembre, siglandolo a.p. come ai bei tempi di quando, raccontano a via Chiatamone, con una telefonata faceva ritardare la partenza dell’ultimo aliscafo per la sua Sorrento) un pezzo durissimo contro il povero arcivescovo, manco Pane fosse il direttore del Mattino, con il contributo della responsabile della Grande Napoli, Marilicia Salvia, articolo 36 con lui alla redazione di Castellammare quando faceva il bello e cattivo tempo tanto che il suo predecessore Mino Jouakim fu costretto, pare, a ricordargli che non era più il corrispondente da Sorrento ma il responsabile di una redazione distaccata.
In omaggio a quel proverbio napoletano “Non sputare in cielo che in faccia ti torna”, ‘il buon “Tunino’, come lo chiamano i suoi fedeli, se la prende con l’arcivescovo la cui sede principale proprio lui contribuì a trasferire da Castellammare a Sorrento a metà degli anni 80 con una ben orchestrata campagna di stampa, attaccando il clero locale durante un incontro in una parrocchia.
L'attacco nella città delle Terme non fu preso bene tanto che il suo padrino politico Antonio Gava, insieme all'ex sottosegretario Raffaele Russo, gli tirò bonariamente le orecchie per essersi lasciato troppo andare.

Vostro Gino Palumbo

 
Antonino Pane
Francesco Alfano
Marilicia Salvia