Ansa, Gambalonga da
'vicario' ad 'assistente'

DOPO TRENTAQUATTRO anni all’Ansa il primo settembre è uscito dalla scena giornalistica della prima agenzia italiana Carlo Gambalonga, cinquantanove anni compiuti a maggio, da trenta professionista, natali tarantini e una vita professionale spesa tra Napoli e Roma. Gambalonga mantiene comunque un rapporto con l’agenzia come assistente dell’amministratore Giuseppe Cerbone e del direttore Luigi Contu, con una consulenza

puntata sul versante commerciale.
L’uscita di Gambalonga, operata nell’ambito dello stato di crisi biennale in vigore dal gennaio 2010 che prevede per la redazione “fino a cinquantacinque esuberi”, è la conclusione di una parabola che lo ha visto


Luigi Contu (*) e Giampiero Gramaglia

per anni di fatto al vertice dell’agenzia. Approda a via della Dataria alla metà degli anni Settanta e lavora in vari settori, a cominciare dallo sport; nel ’90 è all’ufficio stampa dei Mondiali di calcio, quindi lo sbarco alla redazione di Napoli guidata da Mario Zaccaria. Il suo dinamismo lo porta a occuparsi delle sedi regionali e a coprire da inviato avvenimenti in Italia e all’estero. Alla fine degli anni novanta conquista la promozione a redattore capo; nel 2002, con Pierluigi Magnaschi direttore, arrivano i gradi di vice direttore e nel 2005 la nomina a vicario. Sono anni con spazi di manovra larghi e incontrastati; al vertice dell’agenzia c’è una triade: l’amministratore Mario Rosso, il direttore Pieluigi Magnaschi, in carica dal ’99, e il vice, e poi vicario, Gambalonga. Ma Rosso tende a volare alto e Magnaschi a proiettarsi all’esterno; chi gestisce la cucina, alta e bassa, è il numero due.
Il giocattolo viene rotto dal presidente dell’agenzia Boris Biancheri che nel novembre 2006 impone il cambio alla direzione: dopo sette anni va via Magnaschi e arriva il corrispondente da Washington Giampiero Gramaglia. Il nuovo direttore formalmente conferma le deleghe al vicario, ma comincia via via a svuotarle di contenuti fino ad arrivare all’autunno del 2007 quando gli sottrae la delega strategica al personale. Per qualche mese Gambalonga medita una controffensiva ad alzo zero, poi opta per una soluzione dialogante, ma è ormai iniziata la fase discendente. E un anno dopo Magnaschi va via


Boris Biancheri e Paolo Corallo

anche Rosso, il cui incarico di amministratore delegato viene affidato a Giuseppe Cerbone, che l’ha già ricoperto dal ’98 al 2002.
Il ridimensionamento del vicario viene certificato con l’ordine di servizio firmato da Gramaglia il 15 febbraio 2008  che

promuove Paolo Corallo vice direttore con le deleghe al personale, ai rapporti sindacali e alle relazioni con le istituzioni centrali. 
Nel giugno 2009 Luigi Contu viene nominato direttore dell’agenzia, ma la situazione non migliora, anzi. Basti vedere la riorganizzazione della direzione decisa da Contu e resa operativa dal gennaio 2010, che anticipa lo scivolamento verso l’area commerciale: “Il vice direttore Carlo Gambalonga si occuperà dell’ideazione e della progettazione dei prodotti multimediali Ansa e Ansamed, per i quali svolge la funzione di vicario del direttore, in stretto collegamento con la struttura commerciale dell’azienda. Gambalunga mantiene l’incarico di supervisore della presenza dell’Ansa in America Latina”.

(*) Da www.temporeale.libero.it