Sull’Alta velocità desk disinformato

Il 18 settembre il Mattino pubblica a pagina 9 un articolo interessante di Pasquale Sorrentino sulla ferrovia Sicignano-Lagonegro chiusa dal 1987. È stato realizzato uno studio per il ripristino della tratta e la previsione di spesa è di 700 milioni di euro per una lunghezza di 78 chilometri, quindi poco meno di dieci milioni di euro al chilometro, “ovveroprecisa Sorrentino – quanto è servito per la costruzione dell’Alta velocità in Spagna”.
Il servizio viene letto distrattamente dal desk del Primo piano che titolaPer la Sicignano-Lagonegro Fs chiede 700 milioni di euro quasi quanto l’alta velocità”. Un titolo che evidenzia la sciatteria e la disinformazione di chi cura la pagina perché il costo dell’Alta velocità italiana è di 61 milioni a chilometro. Si può lavorare peggio?
Si può e lo dimostrano i giornalisti dell’ufficio centrale (con il responsabile Vittorio Del Tufo e il vicario Pietro Perone ci sono Aldo Balestra e Antonella Laudisi) che vogliono caricare la notizia e scrivono. “La vecchia ferrovia che costa di più della Tav”. Così dal titolo di pagina 9, già sbagliato, alla prima passiamo addirittura dal costo “quasi quanto l’alta velocità” al costo “più della Tav”.

Martin Beck

 
Vittorio Del Tufo
Aldo Balestra
Antonella Laudisi