Università Parthenope,
Anzano addetta stampa

IL 24 NOVEMBRE il direttore generale dell’università Parthenope Mauro Rocco ha ufficializzato i nomi dei dodici giornalisti risultati idonei al bando per addetto stampa dell’università, dichiarando vincitrice Fiorella Anzano, napoletana, trentotto anni compiuti a fine novembre, da undici professionista, che ha nettamente staccato i concorrenti sia con il punteggio conseguito per il curriculum che con il voto del colloquio. L’incarico, che ha durata annuale, verrà “espletato in piena autonomia, senza vincoli di subordinazione e di

esclusiva”, con un compenso per i dodici mesi di ventimila euro, mentre “gli oneri saranno a carico del datore di lavoro”.
La selezione, riservata a giornalisti professionisti e pubblicisti, è stata realizzata in tempi serrati: il 18 ottobre la pubblicazione del bando; il 3 novembre il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione; il 4 novembre la nomina della commissione giudicatrice (composta da Ottavio Lucarelli,

Ottavio Lucarelli

presidente, Domenico Salvatore, Alessia Ricciardi e Rosanna Colucci); il 24 novembre la diffusione dei risultati delle prove, con alle spalle della Anzano undici giornalisti giudicati idonei: in ordine di punteggio, Valentina Monarco, Domenico Pennone, Marzio Di Mezza, Paolo Popoli, Marta Cattaneo, Silvia Pepe, Antonio Vista, Simone Di Meo, Alessandro Sansoni (l'unico pubblicista), Stefania Melucci, Enrica Procaccini.
La graduatoria ha destato molte perplessità tra i ‘battuti’. Abbiamo chiesto agli uffici della Parthenope se qualcuno dei partecipanti avesse impugnato la decisione della commissione o chiesto l’accesso agli atti per capirne di più sui criteri adottati per la selezione “Ci lasci i suoi recapiti, la richiameremo”, è stata la risposta, ma i telefoni di Iustitia sono rimasti muti.
Vediamo allora meglio da cosa nascono le perplessità. Dal 4 luglio scorso (con insediamento il primo novembre) Alberto Carotenuto, napoletano, cinquantanove anni, docente di Fisica tecnica industriale, è rettore dell’università Parthenope, dopo essere stato dal 2005 al 2012 preside della facoltà di Ingegneria e dal 2013 in avanti prorettore.
Carotenuto – fa notare uno degli idonei - viene considerato vicino all’ex presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, come confermato anche dagli incarichi citati nel suo curriculum e la selezione è stata vinta

Marta Cattaneo e Antonio Vista

da una giornalista che per cinque anni ha lavorato all’ufficio stampa di Caldoro”.
Il momento decisivo, secondo un altro dei bocciati, è stata la valutazione dei curricula che andrebbero resi pubblici, a cominciare da quello della vincitrice.

Della Anzano – continua – conosciamo soltanto la biografia messa in rete nel 2010 quando è andata a lavorare con Caldoro alla presidenza della Regione Campania. Ed è un curriculum davvero modesto con quattro anni di collaborazioni a Canale 21 e tre al fantomatico quotidiano on line Socialista Lab e interessi segnalati per il teatro e il canto. Eppure le due paginette del 2010, rinforzate con l’ufficio stampa di Caldoro e chissà cosa altro, hanno spinto i commissari ad assegnarle un punteggio altissimo, nella sostanza irraggiungibile per gli altri aspiranti”.
Punteggi bassi invece per chi ha collaborato per anni con il Mattino o con Repubblica, per chi ha scritto libri con editori nazionali, per chi ha lavorato all’ufficio stampa della Provincia di Napoli per oltre venti anni di cui quindici da capo ufficio stampa.
È l’ennesima vicenda poco trasparente, – commenta una delle partecipanti alla selezione - ma trovo grave che il garante dei giornalisti, il presidente dell’Ordine regionale, abbia deciso di scendere direttamente in campo. Il bando prevede che alla selezione partecipi ‘un delegato dell’Ordine quale esperto’. E Lucarelli che fa? Si autodelega e si piazza alla presidenza”.
Abbiamo girato la protesta a Lucarelli. Questa la sua risposta: “Ho accettato

l'invito del rettore neo eletto Alberto Carotenuto di presiedere gratuitamente la selezione in commissione con il professore Domenico Salvatore e la dirigente Alessia Ricciardi. Si tratta di una scelta importante per mettere ordine nella

Marzio Di Mezza e Enrica Procaccini

comunicazione dell'Università come già avviene in altri Atenei. Ringrazio il rettore Carotenuto per l'invito e la commissione per l'ottimo lavoro. I candidati, giornalisti professionisti o pubblicisti, hanno seguito i colloqui a porte aperte secondo legge. Tutti gli atti sono pubblicati sul sito Internet dell'Ateneo. Mi auguro che altre istituzioni seguano l'esempio della Parthenope aprendo correttamente a giornalisti professionisti e pubblicisti le porte della comunicazione istituzionale”.
La replica del presidente dell'Ordine regionale non convince. In primo luogo non spiega perché non ha affidato ad altri l’incarico in commissione mantenendo un ruolo esterno che gli avrebbe permesso di chiedere spiegazioni sulle ombre sollevate dai partecipanti. In secondo luogo non fa chiarezza sul punteggio straordinario assegnato alla Anzano per il curriculum. Nella nota per Iustitia ringrazia la commissione “per l’ottimo lavoro” svolto. Anche su questo versante possiamo dire che il suo non è un giudizio condiviso.