Il 4 dicembre, al tg campano delle 19,30, va in onda il servizio sull’affluenza alle urne nella regione alle 19.
La conduttrice Anna Teresa Damiano correttamente apre annunciando che il dato campano è inferiore alla media nazionale e si attesta intorno al 47 per cento.
Lancia quindi il servizio di Massimo Calenda che, forse stordito dalla confusione del momento, non azzecca neanche una percentuale. Questi i dati che fornisce ai telespettatori confrontati con quelli del Viminale: per Calenda la Campania è al 45,98 mentre per il ministero dell’Interno è al 46,41: Passiamo ai capoluoghi e alle province: Napoli per la Rai è al 42,93, per il Viminale la città è al 44,56 e l’intera provincia al 42,86; Avellino per Calenda è fermo al 47,76, per Roma il capoluogo registra il 49,41 e l’intera provincia 54,39; per Benevento la percentuale Rai è il 57,54, nettamente al di sopra del dato Viminale con 50,97 nel capoluogo e 53,03 per la provincia; Caserta invece è sottostimata dalla Rai con il 44,75 per cento contro la città che ha toccato il 47,10 e la provincia il 53,38; chiudiamo con Salerno secondo Calenda ferma al 46,25 per cento, mentre per il Viminale il capoluogo è al 48,53 e la provincia al 50,59.