Lo "chioc" è più chic

Questa è una nota sciocca, ancor di più se riferita ad un fatto di cronaca veramente drammatico che vi raccontiamo: ricorderete che il 22 gennaio viene ritrovato impiccato nelle campagne di Frosinone un uomo accusato di aver violentato la figlia quattordicenne. Non gli era stata mossa ancora nessuna accusa formale, ma l'uomo ha compiuto il gesto forse per la vergogna, il rimorso, il terrore di subire un processo che non sarebbe stato agevole per lui gestire, la paura del carcere dove questo reato non è visto con simpatia dai detenuti.
Ne parlano i giornali, e tra questi il Messaggero e il fratello più piccolo, il Mattino, che copia pari pari la corrispondenza laziale. Integrale, compreso un errore di scrittura: "l'uomo era stato allontanato dalla famiglia dopo la rivelazione chioc della ragazza".
La Treccani, alquanto tollerante ed elastica negli ultimi tempi, dice che la dizione esatta è shock (inglese), ma è accettabile anche choc (francese) e schock (tedesco). Sconsigliabile, invece, scrivere scioc, shoc e chock.
Nei quotidiani di Cusenza e Barbano vige il principio della autonomia da qualsiasi lacciuolo, di qualsiasi genere. Ed esce fuori chioc. Che di sicuro è più chic. Ma forse si può dire anche scic. Discutiamone. Incontriamoci. Confrontiamoci. A via del Tritone o al Chiatamone. Serenamente.

Hans Schnier