A Giuseppe Roncadin, operaio edile di Valvasone in provincia di Pordenone, l’austriaco Felix Baumgartner può al massimo portare la borsa degli attrezzi. Felix, lo sapete, è quel tizio che è salito in cielo con un pallone aerostatico in una capsula spaziale fino a 39 chilometri di altezza e poi è venuto giù col paracadute in caduta libera: tutto compreso, tra andare e tornare, ci ha impiegato due ore e mezza. Ne ha parlato tutto il mondo: ma allora cosa si dovrebbe dire e come si dovrebbe celebrare degnamente la performance di Roncadin? Pensate che a 51 anni, senza l’ausilio della capsula spaziale e senza paracadute, ha cominciato a venir giù ed è atterrato soltanto dopo sei mesi. Gli unici a rendergli gli onori che merita sono stati i redattori e i deskisti del Messaggero Veneto con un titoletto di taglio basso a quattro colonne Operaio cade da 6 mesi e si frattura una scapola. Soltanto qualche livido, una ingessatura e null’altro. Per sei mesi nel vuoto. Quando iniziò la caduta era primavera e lui viveva ancora delle sue piccole certezze in provincia di Pordenone. Ma in sei mesi cambia tutto: il prezzo della benzina,  l’allenatore del Cagliari e del Palermo, le province italiane che da 110 diventeranno 75.
Quando è andato su, Roncadin era pordenonese, e Luigi purpetta Cesaro era ancora presidente della Provincia di Napoli. Ora che è atterrato forse l’operaio edile di Valvasone diventerà udinese, o triestino o goriziano. Maurizio Zamparini ha licenziato Giuseppe Sannino, Massimo Cellino ha liquidato Massimo Ficcadenti. E Cesaro è soltanto una purpetta.

Il Messaggero Veneto