RICHIESTA SMART WORKING DOPO CASO COVID
Il caso di Covid che riguarda un nostro collega, a cui va il sostegno e l'affetto di tutta la redazione per una pronta guarigione, ha alimentato le preoccupazioni su quanto possa essere subdolo e pericoloso questo virus. Nonostante le significative precauzioni e misure di sicurezza adottate dall'azienda, infatti, sono stati inevitabili per alcuni giorni i contatti, seppur nel distanziamento e con i dispositivi di protezione individuali, con il collega nella fase di incubazione del virus, quando dunque i sintomi non si erano ancora manifestati.
Il cdr, nel condividere i timori dell'intera redazione, chiede di valutare l'ipotesi della prosecuzione dello smart working per l'intero corpo redazionale in attesa che i colleghi vengano sottoposti al tampone e in attesa dell'esito degli stessi. Una misura prudenziale che potrebbe essere adottata solo per il tempo necessario a effettuare gli esami e a scongiurare nell'immediato possibili altri casi in redazione.
Considerata altresì la parziale efficacia dei test sierologici, come dimostrato dal caso in questione, il Cdr chiede di valutare l'ipotesi di sostituire tali test con i tamponi, che com'è noto in Campania possono essere eseguiti in laboratori privati (anche in convenzione) previo disposizione del medico aziendale.
Il tutto al solo fine di garantire la sicurezza dei colleghi e di chi contribuisce alla fattura quotidiana del Mattino.
Si resta in attesa di un cortese e sollecito riscontro.
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