Ordine nazionale: Verna
flop, Bartoli presidente

CON SCIVOLAMENTI della data del voto, trattative frenetiche, candidature di sondaggio, Carlo Verna ha provato in tutti i modi a difendere la poltrona di presidente dell’Ordine nazionale conquistata nell’ottobre del 2017 ma non ce l’ha fatta. Il primo dicembre il consiglio nazionale riunito a Roma all’hotel Palatino, vicino al Colosseo, alla seconda votazione ha eletto alla presidenza per il triennio 2021-2024 Carlo Bartoli che ha raccolto 34 preferenze contro le 22 di Verna.
Fiorentino, sessantasei anni appena compiuti, professionista dal 1985, giornalista a Paese Sera, al Tirreno e alla Nazione, Bartoli ha ricoperto ogni carica possibile sui versanti di sindacato e Ordine: per tre volte è stato cdr del Tirreno, dal 2001 al 2006 presidente dell’Assostampa

toscana e poi consigliere della Fnsi; dal 2010 presidente dell’Ordine dei giornalisti toscani e per due mandati consigliere dell’Inpgi.
Con Bartoli il gruppo di ControCorrente, che già governa la Federazione della stampa (con Raffaele Lorusso

Antonella Monaco e Carlo Verna

segretario e Giuseppe Giulietti presidente) e l’Inpgi (presidente è Marina Macelloni), conquista anche il vertice dell’Ordine. E, nel consiglio del primo dicembre, esponenti di ControCorrente sono stati eletti segretario e tesoriere. Per la prima volta la segreteria viene affidata a una donna, Paola Spadari, romana, settanta anni compiuti ad agosto, da trentasei professionista, già giornalista dell’Ansa, per molti anni e fino alle ultime elezioni presidente dell’Ordine del Lazio. Alla carica di tesoriere è stato eletto il lombardo di Lodi Gabriele Dossena, sessantanove anni, professionista dal 1987, giornalista al Sole 24Ore e al Corriere della Sera, presidente uscente dell’Ordine di Milano. La vice presidenza è andata invece al pubblicista Angelo Luigi Baiguini, lecchese, sessantatré anni, iscritto all’albo dal gennaio 1984.
Il due dicembre è stata completata la composizione del comitato esecutivo e votato il collegio dei revisori. Accanto a presidente, vice, segretario e tesoriere sono stati eletti Gianluca Amadori, Andrea Ferro, Fabrizio Franchi e i pubblicisti Cristina Deffeyes e Giuseppe Murru. I revisori sono il pubblicista Francesco Piccioli e i professionisti Giancarlo Ghirra e la campana Antonella Monaco.
Il consiglio di disciplina verrà definito il 21 dicembre quando il consiglio nazionale si riunirà all’hotel Massimo D’Azeglio, vicino alla stazione Termini, per scegliere i tre membri esterni al consiglio (di cui due donne) da affiancare ai quattro già eletti (i pubblicisti  Sara Salin e Vincenzo Ciccone, i professionisti Paolo Giovagnoni e Gian Mario Sias) che quindi non fanno più parte del consiglio nazionale.