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Velardi, ordine
di demolizione |
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DOPO CHE A metà ottobre si era diffusa la notizia che la sanatoria edilizia chiesta dal primo cittadino di Marcianise Antonello Velardi per la mansarda dove abita era stata respinta, l’associazione ‘Vittime di Velardi’ aveva tappezzato i muri della città casertana con manifesti dal titolo chiaro. “La legge sia uguale per tutti / È ormai accertato che il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, occupa una casa abusiva!” |
I responsabili degli uffici comunali hanno voluto dimostrare in tempi rapidi che non c’era il rischio di corsie preferenziali, anche perché sulla vicenda è aperto un fascicolo alla procura di Santa Maria Capua Vetere.
Il 12 novembre l’ingegnere Anacleto Fuschetti, dirigente del settore Urbanistica, ha infatti firmato le tre pagine di un’ordinanza sindacale: “Ingiunzione alla demolizione opere eseguite in totale difformità del permesso di costruire”. Con il provvedimento il dirigente “ordina di demolire ovvero rimuovere entro 90 giorni dalla data di notifica del presente provvedimento le opere al sottotetto del fabbricato realizzate in totale difformità a quanto autorizzato e di rendere l’edificio conforme alle prescrizioni degli
strumenti urbanistico-edilizi, riconducendo il sottotetto a locale deposito privo di servizi igienici”. Dispone inoltre che l’ordinanza “venga inviata al procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, al presidente della giunta regionale, al Genio |
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Antonello Velardi |
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civile di Caserta, alla stazione dei carabinieri di Marcianise, al commissariato di polizia di Marcianise, alla compagnia della Guardia di finanza di Marcianise e al locale comando di polizia municipale”.
Che succede ora? Giriamo la domanda a un tecnico del diritto amministrativo. “Velardi ha davanti due strade: o impugna l’ordinanza entro sessanta giorni davanti al tribunale amministrativo regionale o abbatte la costruzione abusiva. Nel primo caso si creerebbe una situazione singolare perché si troverebbero su fronti contrapposti Velardi e la struttura amministrativa che guida come sindaco. E l’evidente incompatibilità tra i due ruoli potrebbe costringerlo alle dimissioni”. |
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