Per Totò si stampa una moneta da 5 €

Cinquantenario della morte del principe Antonio de Curtis di Bisanzio, in arte Totò: per commemorarlo ci sarà anche una moneta, del valore nominale di cinque euro opera dell’artista incisore romana Uliana Pernazza, che il prossimo settembre la Zecca dello Stato metterà a disposizione di appassionati e di numismatici in una tiratura limitata.
Ne dà notizia il 3 febbraio anche il Mattino cartaceo in un servizio di Fabrizio Coscia a pagina 17 nel settore spettacoli, guidato da Titta Fiore e dal vice Federico Vacalebre. L’articolo di Coscia è corretto perché scrive di “coniare la moneta”. Invece il titolo del desk è: “Una moneta con Totò / il principe del conio”; e il sommario: “La Zecca di Stato stamperà i 5 euro per celebrare i cinquant’anni dalla scomparsa dell’artista”.
La notizia fa il giro del palazzo del Chiatamone e arriva alla redazione web (il responsabile è Alessio Fanuzzi), che decide di riprenderla pari pari. L'ente è sempre la Zecca, che conia le monete, ma il prodotto che ne viene fuori, anche per l’on line, deve essere evidentemente una banconota, perché il titolo del Mattino.it è “La Zecca dello Stato stampa una moneta per ricordare Totò, il principe della risata”. Ma la moneta non si stampa, anche se l'euro ormai vale carta straccia. La moneta si conia. A prescindere, direbbe il principe.

Ruy Vaz
 
Uliana Pernazza
Fabrizio Coscia
Federico Vacalebre