Rai, il comunicato
di assemblea e cdr

COMUNICATO SINDACALE TGR CAMPANIA

I giornalisti della Sede Rai della Campania si sono riuniti in assemblea il giorno 7 luglio 2011, convocata per esprimere piena adesione alle iniziative “riprendiamoci la Rai”, promosse dalla Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e dall’Unione sindacale giornalisti Rai (Usigrai) in difesa della libertà di informare e del diritto dei cittadini ad essere informati. Un principio cardine della nostra democrazia, garantito dalla Costituzione, che giorno dopo giorno viene svilito non solo da cricche o logge più o meno occulte, ma anche con il ricorso ad una militarizzazione dell’azienda di servizio pubblico, il polo editoriale e culturale più importante del Paese, finanziata dai contribuenti per garantire innanzitutto che l’interesse collettivo prevalga sempre su quello di parte.
“Riprendersi la Rai” per l’assemblea dei giornalisti della sede campana significa aprire una nuova fase di confronto con i responsabili della TGR, improntata sulla necessità di una rinnovata organizzazione redazionale. Occorre individuare un modello di gestione delle risorse che, incrociando aree tematiche e presenze sulle diverse fasce orarie, garantisca continuità al lavoro quotidiano, attribuendo ruoli e responsabilità, valorizzando appieno esperienze e competenze consolidate, sensibilità e vocazioni nel rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia professionale.
Assolutamente inaccettabili i tagli, dal sapore di censura, operati da alcuni caporedattori dei tg nazionali sui servizi inviati dai giornalisti della sede campana, manipolazioni sul contenuto degli articoli redatti, posti in essere d’imperio, senza alcun preavviso che consenta all’autore di decidere o meno, secondo contratto collettivo di lavoro, il ritiro della propria firma.
Va altresì interrotta la deriva i cui riflessi si concretizzano ogni giorno nella progressiva emarginazione dai telegiornali nazionali nei confronti dei giornalisti della Rai di Napoli, attraverso il massiccio ricorso ad inviati provenienti dalle sedi centrali; a cui si aggiunge l’utilizzo, talvolta maldestro, da parte dei tg nazionali di appalti esterni non affiancati dal giornalista, che spesso vanno a rappresentare una realtà territoriale edulcorata e non di rado distorta.
La costante erosione degli ascolti delle edizioni del Tg e del Gr della Campania impone una approfondita riflessione sulla linea editoriale e sulla qualità del prodotto. A fronte della forte domanda di informazione che proviene da un territorio problematico e complesso, il servizio pubblico non deve, impropriamente, farsi interprete e portavoce di “palazzotti” e salotti locali. Gli spazi dedicati nell’informazione regionale a questo genere di notizie vanno, inevitabilmente, a comprimere o ad oscurare fatti ed eventi di interesse collettivo che richiederebbero almeno una equivalente esigenza di copertura ed approfondimento.
Le tante, troppe interviste riservate ad alcuni esponenti del mondo politico, scientifico, delle università private, rappresentano -come è stato sottolineato dagli interventi in assemblea- una casistica sproporzionata in rapporto alle limitate risorse di uomini e mezzi a disposizione della redazione , e soprattutto rispetto alle continue emergenze che la cronaca e l’attualità propongono quotidianamente.
In conclusione, l’informazione che vorremmo deve essere svincolata da ogni centro di interesse particolare pubblico o privato, meno ingessata, più attenta alla società civile, aperta a reportage ed inchieste che diano voce e risalto alle istanze ed alle aspettative dei cittadini telespettatori fruitori del servizio pubblico radiotelevisivo.

Napoli, 8 luglio 2011 L’Assemblea di Redazione della Tgr Campania


Comitato di Redazione Tgr Campania:  Silvio Luise, Ettore De Lorenzo, Rino Genovese