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Dalle procure veline
senza chi e senza dove
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IN CAMPANIA LA normalizzazione dell’informazione da parte di procure e forze dell’ordine procede spedita. A colpi di veline sempre più reticenti e omissive, prive dei particolari decisivi che fanno una notizia. Le procure di Torre Annunziata, retta da Nunzio Fragliasso, e Napoli Nord, guidata da Maria Antonietta Troncone, danno il loro contributo, sulla linea tracciata da quella di Napoli, affidata a Giovanni Melillo fino al 4 maggio scorso quando il Csm lo ha nominato capo della Direzione |
Nazionale antimafia.
Il 29 giugno i carabinieri della stazione di Boscoreale notificano otto divieti di dimora emessi dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti di soggetti accusati di usura ed estorsione. “Una nona persona – è scritto nella |
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Torre Annunziata. Il tribunale |
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velina – risulta allo stato irreperibile”. Segue la descrizione del reato di cui gli otto (più uno) sono accusati: la vittima (qui la riservatezza è giustificata) avrebbe pagato in tre anni 4mila euro di interessi per un prestito di 500 euro.
Ma dove operava la banda di usurai? I componenti sono pregiudicati? Erano già stati denunciati in precedenza? In questo ultimo caso viene utilizzata la formula, peraltro generica e imprecisa, di “già noti alle forze dell’ordine”. Nella velina manca tutto. Per i nomi dei destinatari del divieto di dimora qualche zelante investigatore potrebbe obiettare che “non si possono compromettere le indagini”, essendovi un soggetto irreperibile. Ma qui si tratta di divieti di dimora, non di arresti. Che cosa se ne fa un cronista di una velina così? In quale pagina la mette, se non è chiaro neanche dove si sono svolti i fatti? Che rilievo dare, se non si sa se si tratta di usurai legati ai clan o di incensurati? Ma soprattutto quanto interessa ai lettori una informazione così generica?
Passiamo alla procura di Napoli Nord. Il 5 luglio la Guardia di finanza esegue un sequestro preventivo nei confronti dell’amministratore di una società del settore petrolifero, accusato di frodi fiscali. Il sequestro ammonta a 500mila euro e la notizia merita una breve. Ma anche qui |
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Aversa (Caserta). La procura di Napoli Nord |
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manca ogni particolare che renda la notizia interessante per i lettori e permetta al giornalista di fornire una informazione completa. Il nome dell’impresa si vuole omettere? È prassi comune, Ma dove è stato eseguito il sequestro? “Tra il |
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capoluogo e l’area metropolitana”, è detto nella velina della procura di Napoli Nord. Parliamo di un’area di circa 2300 km quadrati, dove vivono tra i 3 milioni e 700mila ed i 4 milioni e 200mila cittadini.
Un articolo – secondo i canoni del giornalismo – si qualifica per le informazioni che contiene. In questi due casi, le informazioni sono pochissime. Che senso ha pubblicare ‘notizie’ del genere? |
Aramis de Vannes |
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