Quando c’è un interesse speciale per una notizia magari si preferisce non firmare. È il caso di un servizio da Frattamaggiore, comune dell’hinterland partenopeo, pubblicato il 5 luglio da Repubblica Napoli on line, settore guidato da Giovanni Marino. La notizia racconta le indagini su chi avrebbe 'bruciato' un uomo seduto su una panchina mentre era al telefono con la fidanzata per una video chiamata.
In poco meno di una quarantina di righe il cronista ci aggiorna sulla decisione del magistrato di tenere in carcere l’uomo arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato perché avrebbe versato del liquido infiammabile e dato fuoco a una persona ora ricoverata in prognosi riservata in un ospedale di Bari.
Già alla terza riga veniamo informati che l’indagato è assistito dall’avvocato Fernando Maria Pellino. Scorriamo dieci righe e ritroviamo “l’avvocato Fernando Pellino”; una presenza che si riappalesa dopo altre dieci righe: “l’avvocato Pellino ha sostenuto l’illegittimità del fermo”.
Può bastare? Non per l’autore dell’articolo che affida al suo ‘eroe’ la conclusione; parlando dell’indagato scrive: “Pellino ha sostenuto che non si tratta di una persona violenta”. |