Sul sito dell'Ordine
le motivazioni del no

Il sito dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte dà notizia della bocciatura della richiesta di iscrizione all’albo dei pubblicisti presentata da Luciano Moggi

Respinta la domanda di iscrizione di Luciano Moggi

Il Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, nella seduta del 3 maggio scorso, ha respinto la domanda di iscrizione nell'elenco dei Pubblicisti presentata da Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, che firma una rubrica sul calcio, pubblicata da un quotidiano milanese.
La domanda di Moggi, che è residente a Torino, presentata in data 19 dicembre 2008 era corredata da un’autocertificazione sottoscritta dallo stesso Moggi in cui egli ha dichiarato in data 23 settembre 2008 di “non essere a conoscenza di essere sottoposto a procedimenti penali”.
Il Consiglio ha svolto una vasta istruttoria scrivendo ai presidenti dei tribunali di varie città italiane per conoscere i ruoli giudiziari del richiedente.
Ne è risultato un quadro vasto e variegato nel quale emerge anche la posizione di Luciano Moggi come imputato davanti al Tribunale di Napoli nel processo per il cosiddetto “scandalo Calciopoli”, in data antecedente alla sua dichiarazione all’Ordine.
Luciano Moggi è stato ascoltato dal Consiglio dell’Ordine il 12 aprile 2010. Una lunga deposizione, durante la quale egli ha ribadito i suoi rapporti con il mondo del giornalismo e la sua visione della categoria.
Il Consiglio del Piemonte ha anche acquisito da altri Ordini regionali dei giornalisti le delibere a carico di colleghi che hanno subito sanzioni disciplinari per comportamenti scorretti e mancanza dei doveri deontologici in vicende in cui lo stesso Moggi era tra i protagonisti.
La decisione di respingere la domanda di iscrizione è stata assunta a maggioranza ed è motivata su due punti.
Il primo è relativo alla non corretta dichiarazione resa dall'interessato circa la sussistenza o meno di pendenze penali a suo carico al momento della presentazione della domanda di iscrizione.
Il secondo motivo riguarda invece la valutazione della condotta dell’aspirante pubblicista (nel rispetto degli articoli 2-31-35-48 delle legge 3 febbraio 1963 e dell’articolo 34 del regolamento ) in relazione ai valori deontologici che ogni giornalista è tenuto a rispettare e la cui tutela la legge professionale affida all'Ordine, indipendentemente dai provvedimenti dell'autorità giudiziaria.
In particolare si è ritenuto che il ruolo tenuto da Luciano Moggi nei rapporti con alcuni giornalisti, i quali proprio per questo hanno subito rilevanti sanzioni disciplinari dagli Ordini di appartenenza, fosse incompatibile con l’iscrizione all’Ordine stesso della persona indicata in quei provvedimenti sanzionatori come beneficiaria e ispiratrice dei comportamenti illeciti di quei colleghi.
Luciano Moggi, già informato delle decisione assunta dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, potrà ricorrere entro 30 giorni dal ricevimento della notifica ufficiale al Consiglio nazionale dell’Ordine.

Il presidente
Sergio Miravalle

Fonte: www.odgpiemonte.it