Silenzio del Mattino e
del tgr sulla massoneria

DICIOTTO MESI FA, il 17 ottobre del 2017, il Grande Oriente d’Italia, la più antica e più numerosa 'obbedienza' della massoneria nazionale, organizzò a Napoli, all’hotel Royal-Continental, un convegno sul tema ‘Grammatica universale dei diritti umani’. A guidare i lavori c’era Stefano Bisi, dall’aprile del 2014 Gran maestro del Grande Oriente che rimarrà in carica fino al 2024; al suo fianco sul palchetto quattro

ospiti e tra questi il capo servizio della Rai di Napoli Massimo Calenda.
Il responsabile della redazione di via Marconi Antonello Perillo non

Massimo Calenda, primo a sinistra, e Stefano Bisi, primo a destra

poteva bucare l’evento e inviò a seguire tutte le fasi salienti del convegno il redattore multimediale (prima si diceva telecineoperatore) Claudio Della Rocca. Il servizio però pare non sia mai andato in onda.
Il 27 aprile scorso si svolge al conservatorio di San Pietro a Majella la 37esima edizione del premio Sebetia Ter con distribuzione di riconoscimenti alle “eccellenze nazionali in campo medico, scientifico, culturale, artistico e militare”.
Con la consueta tempestività la Rai partenopea nel tg delle 19,35 dell’otto maggio, undici giorni dopo l'evento, manda in onda un lungo servizio di Gianni Occhiello che si apre con le dichiarazioni di Ezio Ghidini Citro, presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia ter. Ma l’informazione fornita al telespettatore è incompleta: Ghidini Citro è prima di tutto il Gran maestro della loggia Sebetia Ter da lui rifondata nel 1984; quindi i premi sono un’iniziativa della massoneria napoletana. Niente di male; non è però una notizia secondaria e non va nascosta.
Anche il Mattino on line del 28 aprile, con un servizio della collaboratrice

Premio Sebetia Ter. Ezio Ghedini Citro

Emanuela Sorrentino, dà notizia del premio Sebetia Ter ma non cita la massoneria. Da notare che tra i premiati c’è Federico Monga, il direttore del

quotidiano di Caltagirone. Ora ci sono due possibilità: Monga conosce la loggia massonica napoletana ed è contento del premio ricevuto; non sa niente della Sebetia Ter e quindi è andato al conservatorio di San Pietro a Majella del tutto all’oscuro delle iniziative dei ‘fratelli’ partenopei. Propendiamo per la seconda ipotesi e non è la migliore per Monga e per la sua conoscenza della città in cui vive ormai da nove anni, di cui otto da vice direttore e l’ultimo da numero uno del Mattino.