La risposta in ritardo
al Disciplina lombardo

Il 5 luglio Nicola Lombardo indirizza una e mail al consiglio di disciplina della Lombardia chiedendo di essere ascoltato, ma arriva fuori tempo massimo: a marzo il collegio formato dal presidente relatore Tino Fiammetta e dai consiglieri Stefano Ferri e Anna Migotto (alla quale poi subentra Franca Deponti) avvia il procedimento disciplinare; convoca Lombardo per l’otto maggio; il 3 luglio decide di infliggere al responsabile comunicazione del Napoli la sanzione della censura.
Questo il testo della lettera di Lombardo


Gentili colleghi buon giorno. Ho purtroppo aperto solo ora la raccomandata nella quale mi si invitava a comparire il giorno 8 maggio per discutere di questo procedimento. Mi rendo quindi disponibile da ora per fissare, sperando di essere in tempo, un nuovo incontro. Non solo per il procedimento disciplinare in oggetto a mia discolpa, ma soprattutto per sollevare il problema che ha portato alla decisione di invertire l'ordine degli accrediti alle nostre conferenze stampa, passando dal semplice esame di una richiesta di partecipazione che di solito si usa, all'invito, fatto a tutte le testate napoletane.
Il problema è che, a Napoli, esiste l'uso di autoproclamarsi giornalisti, magari semplicemente dopo aver aperto un sito, che spesso non ha alcuna caratteristica legale e professionale giornalistica. Non si poteva più ricevere gente di tutti i tipi che si presentava a Castel Volturno per le nostre conferenze stampa, pretendeva di entrare e anche di interloquire con la persona protagonista della conferenza stampa, togliendo spazio ai giornalisti veri, cioè iscritti agli ordini professionali. Questo perché, a mio avviso, l'attività di giornalista deve essere tutelata e non ridotta a qualcosa che chiunque pensi di poter fare.
Per questo motivo, a tutela della buona informazione, ho pensato che a queste conferenze stampa nel nostro centro privato di Castel Volturno, dovessero essere invitati i giornalisti che effettivamente lo fossero, a prescindere dalla loro vicinanza, simpatia o atteggiamento di qualsiasi tipo nei confronti della nostra società.
La diffusone della conferenza stampa è organizzata in modo che tutti i cittadini siano informati di quanto detto, nei seguenti modi:
1) diretta televisiva di Mediaset;
2) diretta radiofonica di Radio Kiss Kiss;
3) diretta testuale di tutti i siti accreditati;
4) partecipazione delle principali testate presenti sul territorio campano.
Concludo dicendo che alle conferenze stampa sono invitati tra le 25 e le 30 testate e che a nessuno è vietato chiedere un invito. Le altre società di calcio principali non ospitano più di 10/15 testate.
Ovviamente l'Ussi (l’Unione stampa sportiva, ndr) Campania è informata e non ha nulla da eccepire, anzi, concorda da sempre sulla bontà dell'iniziativa.
Mi piacerebbe molto essere comunque ascoltato per ragionare su quello che sta diventando un vero problema per la professione giornalistica e per gli uffici comunicazione.
A vostra disposizione, vi porgo i miei più cordiali saluti.

5 luglio 2017 Nicola Lombardo