Roma: 'Natale in casa Martone'

Conce’, fa freddo fuori? Ci sembra proprio di sentire la voce di Lucariello, si materializza per magia Concetta scapigliata, in ciabatte e con l’artrite. Intuiamo sotto una montagna di coperte Tommasino che non vuole alzarsi e reclama ‘a zuppa ‘e latte. A lui, a Lucariello, questa famiglia napoletana disegnata in una pagina del Roma il 2 gennaio sarebbe davvero piaciuta assai, così genuina, così simile alla sua, con la padrona di casa “indaffarata ai fornelli e presa dai Turchi” che ci riporta alla memoria Concetta, con questa descrizione così meticolosa e commossa dei preparativi per il cenone. Pennellate sapienti di un’atmosfera magica, raccontata da Paolo Martone, collaboratore del quotidiano diretto da Antonio Sasso.
C’è da riempire la pagina con i servizi dedicati  al 31 dicembre, e qualcuno in redazione deve aver avuto l’idea di commissionare un ritratto di famiglia in un interno vomerese, un servizio minimalista dove ogni dettaglio resterà impresso in maniera indelebile nella memoria del lettore. Sentite i sentimenti, avrebbe detto Lucariello ascoltando la lettera di Tummasino. Lo diciamo anche noi leggendo il reportage dal titolo E c’è chi non rinuncia alla famiglia. Ci sono tutti i personaggi degni di casa Cupiello, compreso il cugino quarantenne scapolone e spiritoso che dà il meglio di sé al momento più temuto e drammatico, quello della tombolata. Martone ce li presenta tutti, con pochi tratti che disegnano personaggi consegnati  all’immortalità.
Con Martone entriamo in casa loro e diventano quasi parenti nostri, o forse sono soltanto parenti di Martone il quale scava nella recente memoria e trascrive il proprio cenone di san Silvestro per l’emozione dei lettori. A tavola sono in 20, cominciando dai nonni, e le sedie non sono sufficienti e la casa, seppur grande, sembra piccola. Un calcio alle tradizioni e niente frittura di gamberi, la cui preparazione dovunque rappresenta il momento in cui tutti scattano e vanno chi al balcone a fumare, chi si accascia sul divano guardando con sguardo assente il collegamento tivu da Riccione,  lasciando i nonni soli a tavola con le trombette e i coriandoli. E niente capitone, perché sembra un serpente, dice la figlia del padrone di casa, forse una sorella del cronista. E ci sono gli zii, i nonni e i cugini nel salone doppio, con il tavolo allungabile e un secondo tavolo. Arriva la pasta al forno, il roast beef con patate e l’insalata russa. Poi i dolci, la frutta secca e il cotechino con le lenticchie. E il cugino scapolone, e un po' mattacchione, terrorizza le zie con i botti. E poi i doni, come a Concetta che ha avuto una borsetta perché fa rima oppure un ombrello che fa rima con Concetta bella. Le ragazze guardano attraverso i vetri: Di queste luci, di questi rumori impossibile farne a meno.
Cala il sipario con un interrogativo: quale vino avranno scelto? E con una segreta speranza: di questa allegra e chiassosa famiglia vomerese, che è diventata un poco anche la nostra, raccontateci anche la Pasquetta.

Puccio Gamma
(*) Eduardo De Filippo (www.blogspot.com)
(**) Pupella Maggio (www.img.youtube.com)
(***) Luca De Filippo (www.imagesharck.us)
 
Lucariello (*)
Concetta (**)
Tommasino (***)