Nel pomeriggio del 27 maggio sulla terza rete Rai, dopo la lunga diretta per le elezioni condotta dal direttore del Tg3 Bianca Berlinguer, dalle 18 alle 19 c’è uno spazio riservato ai tg regionali e l’attesa è grande per avere i primi dati sul voto dei comuni campani. In studio c’è il redattore capo Procolo Mirabella in compagnia di due docenti universitari. Iniziano i collegamenti, ma dati e notizie latitano. Il telespettatore però ha ancora fiducia: ora ci sarà una raffica su voti e percentuali. Partono i servizi e si rimane senza parole: da Caserta Pasquale Piscitelli ed Enrico Deuringer da Salerno ci raccontano la storia dei centri più importanti che sono andati al voto. Memorabile l’incipit di Deuringer: Scafati è attraversata dal fiume Sarno, non a caso il nome della città viene da scafa, che vuol dire imbarcazione.
Siamo al top? No, poco dopo si sale più in alto con una schermata prolungata con un cartello che, tre ore dopo la chiusura dei seggi, ci informa sulla percentuale dei votanti alle 19 del giorno precedente.
E viene alla mente la frana che a Ischia il 30 aprile del 2006 causò quattro morti. Quel giorno, nei tg delle 13, sia Sky che Canale 5 mandarono in onda servizi con immagini e interviste, mentre il tg campano della Rai aveva una imbarazzata e imbarazzante Gabriella Fancelli in studio che leggeva le agenzie e mostrava la cartina di Ischia, mentre tre giornalisti (Salvatore Biazzo, Gianfranco Coppola e Rino Genovese), erano distaccati allo stadio per seguire un match imperdibile di serie C:
Napoli-Frosinone.
Per le elezioni amministrative di fine maggio non c’era l’imprevedibilità della calamità naturale, non c’era l’alibi della partita. E allora dov’era Antonello Perillo, capo dei servizi giornalistici della sede Rai di Napoli, nel pomeriggio del 27 maggio? |