A Servizi Italia tre
poligrafici reintegrati

IL GIUDICE DEL lavoro del tribunale di Napoli Carmen Lombardi con una sentenza di sette pagine depositata il 23 maggio ha dichiarato illegittimi i licenziamenti di tre poligrafici (Domenico Costagliola di Mignovillo, Fabrizio Fiorenzano e Silvio Sonnino) prima dipendenti del Mattino poi trasferiti alla Servizi Italia, una società della galassia del gruppo Caltagirone.
Il licenziamento collettivo – scrive il magistrato – appare illegittimo in quanto effettuato non solo sulla base di una comunicazione formalmente carente nell’indicazione dei criteri di scelta utilizzati bensì anche in violazione dei criteri indicati dalla legge (numero 223 del 9 marzo 2017, articolo 5), che appaiono nella sostanza derogati in quanto la società ha

proceduto ai licenziamenti senza alcuna comparazione con gli altri dipendenti addetti ad analoghi reparti e in possesso di analoghe professionalità”. Dichiarati illegittimi i licenziamenti il giudice ha condannato la Servizi Italia “alla reintegrazione dei poligrafici nel posto di lavoro e al pagamento in loro favore di una indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del

Ernesto Maria Cirillo

licenziamento (il primo giugno 2017, ndr) sino a quello della effettiva reintegra, nei limiti di dodici mensilità, oltre al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dal giorno del licenziamento fino a quello dell’effettiva reintegrazione, maggiorati dei soli interessi nella misura legale”. Ha inoltre condannato la società “al pagamento delle spese di giudizio che liquida in complessivi 4.235 euro oltre Iva e Cpa e rimborso spese generali”.
Che succede ora? “I lavoratori devono essere immediatamente reintegrati in servizio; – dichiara a Iustitia l’avvocato dei poligrafici Ernesto Maria Cirillo, mentre Servizi Italia è difesa da Giovanni Lanzara del foro di Roma – il 30 maggio abbiamo inviato una pec ma per ora non abbiamo avuto risposte. A fine giugno procedo con le azioni legali chiedendo anche i danni per la mancata reintegra. Senza contare che ci sono gli estremi per un esposto alla procura contro la società per la violazione dell’articolo 388 del codice penale che punisce la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento della magistratura”.