Falco punta al cda Rai

Il direttore generale della Rai Mario Orfeo e i componenti del consiglio di amministrazione in carica (Rita Borioni, Arturo Diaconale, Marco Fortis, Carlo Freccero, Guelfo Guelfi, Giancarlo Mazzuca, Paolo Messa, Francesco Angelo Siddi) terminano il loro mandato il 30 giugno.
Il nuovo direttore generale verrà designato dal neo ministro dell’Economia e delle finanze Giovanni Tria perché il suo dicastero è azionista di maggioranza della Rai. Il numero dei membri del cda scenderà a sette, selezionati con criteri nuovi: due verranno indicati dal consiglio dei ministri su segnalazione di Tria; uno sarà scelto tra i dipendenti di viale Mazzini che abbiano almeno tre anni di anzianità aziendale e vengano supportati da 150 firme o siano indicati da uno dei sindacati che hanno firmato il contratto di lavoro della Rai; i due rami del parlamento eleggeranno due consiglieri a testa. Alla camera hanno presentato domanda 196 aspiranti, mentre al senato sono 169; in totale i candidati sono 236 perché 129 hanno inviato il curriculum a entrambe le camere.
Interessante scorrere l’elenco dei nomi, a cominciare dai consiglieri uscenti decisi a rimanere in servizio: Borioni, Diaconale, Freccero, Mazzucca e Siddi. In campo molti i volti noti della Rai; tra questi, Fabrizio Del Noce, Giovanni Minoli, Michele Santoro, Piero Vigorelli. Tra le candidature apparentemente da cani sciolti ci sono Emmanuel Gout, ex presidente di Telepiù, e Wolfgang Achtner, giornalista tedesco, ex reporter della Cnn e corrispondente di Abc News e The Indipendent, autore di scritti molto severi sui media italiani.
Le biografie dei 236 aspiranti sono tutte consultabili sui siti di camera e senato. Iustitia pubblica le schede di tre ‘campani’: Domenico Falco, vice presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti e presidente del Corecom, di recente all’attenzione dei media per il tentativo di iscrivere in blocco 150 giornalisti al Sindacato campano con una mazzetta di 7.500 euro in banconote da 50 per pagare le iscrizioni; il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori; Michele Santoro da oltre trenta anni tra i principali protagonisti della tv in Italia, con una curiosità nel curriculum: è del tutto scomparsa l’intensa attività di militante e dirigente Pci da lui svolta negli anni Settanta prima a Salerno e poi a Napoli.

Martin Beck

 
Giovanni Tria
Michele Santoro
Wolfgang Achtner
Domenico Falco
Mauro Felicori