Casagit, ci sono due
conferme e una novità

AL VOTO PER eleggere i componenti dell’assemblea nazionale della Casagit, la Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani, successo largo per due degli uscenti: la pensionata Mattino Marisa La Penna, classe 1957, nell’ultimo quadriennio consigliere d’amministrazione della Cassa, che ha raccolto 312 preferenze; Mario Zaccaria, prepensionato di Ansa Napoli dal 2012, sessantotto anni,

sindaco uscente, che ha incassato 297 voti.
Fino alla tornata scorsa i componenti della consulta campana erano cinque, questa volta sono stati ridotti a tre. E il terzo seggiolino se l’è aggiudicato Giuseppe Caporaso, napoletano, classe 1965, giornalista

Petronilla Carillo e Giuseppe De Caro

di Tv2000, che ha conquistato 188 voti, battendo il salernitano Enrico Scapaticci, redattore della Città licenziato nel febbraio 2019, fiduciario regionale uscente, che si è fermato a 170 preferenze. Completano la classifica la cronista del Mattino di Salerno Petronilla Carillo con 126 voti, il redattore della Rai di Napoli Giuseppe De Caro con 88 preferenze e l’ex direttore di Cronache di Napoli e di Caserta Ugo Clemente che di voti ne ha portati a casa soltanto 24 perché era componente dell’ultima consulta ma è stato scaricato dagli altri tre (La Penna, Zaccaria e Scapaticci) e si è visto costretto a una corsa solitaria.
Da notare l’alta partecipazione al voto in Campania, probabilmente un record: erano 811 gli aventi diritto a votare, l’hanno fatto in 660, con una percentuale dell’81,38. Se si esclude la piccola Basilicata (101 votanti su 107, con la percentuale del 94,39), la Campania è stata la regione che ha espresso la partecipazione più alta.
Secondo gli addetti ai lavori sono soprattutto tre i motivi del successo del tandem La Penna-Zaccaria. Da anni interni alla Cassa i due hanno sfruttato la conoscenza della macchina. Si sono giovati di un elettorato con una età media alta che ha in gran parte scelto l’usato cosiddetto sicuro. I vincitori sono pensionati di lunga durata e avevano di fronte tre giornalisti impegnati ogni giorno nelle loro redazioni. Va anche detto che

Ugo Clemente e Enrico Scapaticci

i due, pur disponendo di un largo pacchetto di voti, hanno bloccato le preferenze sul tandem bruciando di fatto Scapaticci e rinunciando così alla conquista del terzo seggio.
Sull’altro fronte il risultato può essere considerato positivo.

ControCorrente, il gruppo che governa la Federazione della stampa e l’Inpgi e in Campania il Sindacato con il segretario Claudio Silvestri e il consigliere Fnsi Gerardo Ausiello, per la prima volta si aggiudica un delegato pur avendo schierato tre esordienti. E, al di là del valore simbolico, l’elezione di Caporaso ha un importante risvolto concreto perché contribuisce, a differenza delle tornate precedenti, alla conquista della maggioranza assoluta di ControCorrente all’interno dell’assemblea nazionale che dovrà decidere i nuovi assetti della Cassa.