Note reticenti dei
pm di Napoli Nord

NEL POMERIGGIO di ieri la Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, che ha coordinato le indagini”.
Certo, gli uffici giudiziari si esprimono in un linguaggio tecnico ed i pubblici ministeri non frequentano corsi di comunicazione. Ma alla prosa in stile burocrazia sovietica i giornalisti sono abituati. Quello a cui non ci si può abituare, invece, è il carattere omissivo, lacunoso e reticente delle veline delle Procure. Quella di Napoli, retta da Giovanni Melillo, ha fatto scuola, quella di Napoli Nord (guidata attualmente dal facente funzioni Carmine Renzulli) si è adeguata, come conferma il comunicato

del 9 giugno.
Chi sono i destinatati delle ordinanze di custodia? “C.P., P.W., M.A. e P.M.”, si legge nel comunicato diffuso dall’ ufficio stampa della questura di Napoli e firmato dal procuratore facente funzioni.
Chi sono gli arrestati?

Alessandro Giuliano e Giovanni Melillo

Di dove sono? Sono pregiudicati? Sono affiliati a clan? Elementi decisivi per inquadrare la notizia e valutarla giornalisticamente. Per i cronisti che contattano l’ufficio stampa della questura, guidata da Alessandro Giuliano, la risposta è sconsolata: “a noi hanno detto solo questo”.
A leggere il comunicato della Procura di Napoli Nord, si capisce che tre delle quattro persone indicate con le iniziali sono in realtà già in carcere dal 27 aprile scorso. Una quarta persona sarebbe stata arrestata l’otto giugno, giorno precedente all’emissione del comunicato.
Una volta, le forze dell’ordine si giustificavano di fronte alle richieste di particolari da parte dei cronisti con la necessità di “non compromettere le indagini in corso”. Tre dei destinatari sono in carcere da aprile. Chissà se, a pena scontata e prima dei tre gradi di giudizio, la Procura di Napoli Nord ci farà conoscere la loro identità e magari il luogo di residenza.

Aramis de Vannes